"Soddisfatti delle proproghe per la Bolkestein? Proprio no. Peggio di questo non poteva esserci. E’ l’ennesima presa in giro. Non è un passo avanti, ma uno indietro": è la risposta categorica di Stefano Alessandrini (Confartigianato) e Marco Ciccarelli (Sib Confcommercio) rispettivamente titolari degli stabilimenti Trattoria 37 e Papillon. "Un aspetto fondamentale è la mancanza di chiarezza sugli indennizzi per i concessionari; non è previsto nessun diritto di prelazione – dice Alessandrini -, aspettiamo i decreti attuativi per capirne di più ma, a questo punto, speriamo che non li facciano, così come non li avevano fatti i precedenti ministri e governi. Grave che per le strutture dichiarate inamovibili il Comune possa ordinare la demolizione". Ancora: "Ciò che è peggio è che la proroga delle concessioni fino al giugno 2027 non l’ha data a noi concessionari, ma ai Comuni che, se vogliono fare le aste domani, possono farlo". Nei giorni scorsi, una delegazione di operatori balneari ha incontrato il sindaco Massimiliano Ciarpella "che ci ha detto della volontà di procedere in sintonia con i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio e comunque non prima di conoscere le linee guida del bando. A questo punto, l’auspicio è che la Regione decida di prendersi i tre anni per procedere". Altro aspetto contestato l’aumento del 110% dei canoni demaniali: "E’ inconcepibile che l’aumento sia in linea orizzontale, uguale per tutti, senza determinare la classificazione delle spiagge quando andrebbero differenziati per valenza turistica" rincara Ciccarelli che sottolinea anche altro: "Non ci piace come è stato formulato il decreto che, in tema di indennizzi non prevede nessun riconoscimento per il lavoro fatto fin qui e per l’avviamento dell’attività. Dove sta l’uguaglianza?".
Marisa Colibazzi