Botte alla figlia Mamma a processo

È accusata di lesioni aggravate nei confronti della piccola di nove anni. Ieri mattina la testimonianza dei nonni

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"Ho visto mia figlia prendere a calci e morsi la sua bambina e, quando ho provato a proteggere la piccola, sono stata picchiata anche io". Si è aperto ieri mattina, con la testimonianza choc della nonna materna della vittima, il processo a una mamma 40enne. La donna, difesa dall’avvocato Stefano Simonetti, è stata chiamata a rispondere di maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia di nove anni e di lesioni aggravate. La prima ad essere sentita in aula è stata la nonna materna, ovvero la mamma dell’imputata, che ha voluto testimoniare ugualmente, nonostante potesse astenersi a causa del vincolo di parentela. L’anziana ha raccontato di come, in più occasioni, avesse assistito ai maltrattamenti della sua nipotina. Poi si è soffermata su un episodio del gennaio 2020, in cui la bambina aveva chiesto alla mamma, che usciva sempre con le amiche, di non lasciarla sola. L’ira della donna si era concentrata sulla piccola che era stata presa a morsi quindi a calci su tutto il corpo.

La nonna aveva cercato invano di difendere la nipotina e aveva dovuto soccombere alla figlia che aveva picchiato anche lei. La bambina era finita al Pronto soccorso di Fermo dove i medici avevano riscontrato i segni di violenza sul corpo della piccola e avevano segnalato l’episodio ai carabinieri del Norm, Nucleo operativo e radiomobile di Fermo.

I medici avevano comunicato ai militari di aver curato una bambina picchiata dalla propria madre, e questi avevano immediatamente attivato il cosiddetto ’codice rosso’. La piccola vittima dapprima era stata affidata al padre, ieri rappresentato in aula dall’avvocato Marco Gradasso, nel frattempo separatosi dalla moglie. Dopo aver svolto nelle immediatezze i dovuti urgenti accertamenti, i militari avevano informato la Procura di Fermo che, sempre su richiesta dei carabinieri, aveva emesso un’ordinanza cautelare nei confronti della mamma del divieto di avvicinamento e aveva fatto scattare la denuncia per maltrattamenti in famiglia nei confronti di minore e lesioni aggravate. Erano seguite approfondite indagini e l’incidente probatorio, durante il quale era stata ascoltata la bambina in un ambiente protetto. La piccola aveva raccontato che la mamma tornava sempre nervosa dal lavoro e usciva sempre con le amiche, lasciandola con il papà e la nonna materna.

Questo fino a quanto i genitori, sulla scorta dei comportamenti della 40enne, si erano separati. Dopodiché la bambina veniva lasciata sola o in compagnia della nonna materna. Se provava a lamentarsi erano calci pugni e morsi. Sempre nel corso dell’udienza di ieri, sono stati ascoltati i nonni paterni, che hanno riferito di aver sentito più volte la nipotina lamentarsi delle violenze subite, fino a quando non ne hanno avuto la prova vedendo le ecchimosi sulle gambe e, in un caso, i segni di un morso sulla mano. Il processo è stato, quindi, aggiornato a maggio per l’audizione del medico del pronto soccorso, dell’incaricato del tribunale dei minori che ha seguito la vicenda e di un amico di famiglia.

Fabio Castori