
In. 600 si sono trovati ai nastri di partenza della Brain Run
La Brain Run si è confermata un evento che richiama atleti agonisti e amatoriali che, oltre all’aspetto sportivo, condividono la finalità sociale legata alla sensibilizzazione alla Sla. Domenica, in circa 600 si sono trovati ai nastri di partenza della Brain Run, con il testimonial d’eccezione, l’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, amico di Fausto Chioni figura storica della Podistica Moretti Corva nonché ideatore della Brain Run per sostenere la ricerca per la Sla, malattia degenerativa contro cui sta combattendo in prima persona. Per far sì che la conoscenza della Sla, l’importanza di una continuità assistenziale ospedale – territorio e il sostegno alla ricerca siano concetti più diffusi possibile, nei giorni precedenti la Brain Run è stato promosso anche un convegno. Oltre a ringraziare Chioini per la determinazione e la straordinaria forza d’animo che lo muove, Patrizio Cardinali (Direttore Neurologia Ast Fermo) ha spiegato che "oggi non c’è ancora cura ma una speranza c’è. Partendo dall’esempio di altre malattie come Parkinson e Alzheimer dove la ricerca ha portato a scoprire cosa faceva degenerare velocemente la patologia, lo stesso vale per la Sla".
All’incontro sono intervenuti anche il direttore sanitario del Centro Ambulatoriale Riabilitazione della Comunità di Capodarco, Valentina Koxa: "Lavoriamo nell’attesa di una cura per questa malattia. Il nostro lavoro è sempre in collaborazione con il centro clinico Nemo (cui viene destinato parte del ricavato della Brain Run, ndr) che è un vanto per la regione"; la presidente Aisla Marche, Marisa Trobbiani: "Siamo un servizio di assistenza psicologica dove non è presente, diamo un sostegno per i trasporti dei pazienti e organizziamo un corso di 20 ore per preparare infermieri professionali a questa patologia". "L’imprevedibilità di questa malattia mette a dura prova pazienti, familiari e anche noi operatori - le parole di Michele Coccia, direttore del centro clinico Nemo –. Siamo qui dalla prima edizione grazie a Fausto Chioini che ha voluto fin da subito essere generoso dicendo: ‘Ho poche speranze, ma voglio donare speranza a chi verrà dopo di me e incontrerà questa patologia’". L’amministrazione comunale, molto vicina a questa iniziativa, ha partecipato alla settimana della Brain Run e alla corsa, mentre Tacconi ha destinato alla ricerca contro la Sla i proventi della vendita del suo vino durante l’evento di domenica.
Marisa Colibazzi