Bretella, fissato l’incontro in Regione

Una delegazione del comitato ’Una bretella per chi’ incontrerà la Giunta per discutere del progetto

Bretella, fissato l’incontro in Regione

Il comitato si è più volte riunito per raccogliere le opinioni degli abitanti della zona

E finalmente arrivò la convocazione per il Comitato di residenti ‘Una bretella per chi’: una delegazione è stata convocata il 29 settembre, in Regione, per incontrare un rappresentante della giunta regionale e confrontarsi intorno al tanto discusso e contestato tacciato della bretella che dovrà collegare la zona del casello dell’A14 di Civitanova Marche, attraverso due viadotti sul fiume Chienti e sul torrente Ete Morto, con la provinciale Fratte in territorio di Bivio Cascinare, e, da lì, alla Statale 16. Il nodo da sbrogliare quando si parla di questa questione è sempre lo stesso: bisogna evitare il più possibile l’impatto negativo della imponente infrastruttura (peraltro, in larga parte sopraelevata) sull’abitato della frazione di Sant’Elpidio a Mare, e sulla campagna circostante.

Non avevano accolto di buon grado, quelli del comitato, l’annuncio degli amministratori regionali circa l’avvenuta definizione del tracciato (e la relativa copertura finanziaria di oltre 48milioni di euro). Si trattava di una decione ’presa sulle nostre teste’. "Una decisione che ci riguarda da vicino e che è stata presa sulle nostre teste, senza nessun politico regionale – era stato il commento del comitato ‘Una bretella per chi’ – che si premuri di organizzare un incontro aperto e ufficiale per spiegarne le ragioni, fornire dati certi, dare risposte esaustive ai dubbi, alle perplessità, alle paure legittime di chi in questo lembo di territorio ci vive".

Tutte istanze che la prossima settimana potranno finalmente essere palesate e formulate direttamente agli interlocutori regionali. L’obiettivo del comitato è quello di ottenere quelle risposte richieste tanto cercate già da tempo e, magari, di verificare se sono ancora possibili modifiche del tracciato alla luce dell’alternativa ideata dai residenti che, a detta loro, "produrrebbe gli stessi risultati – hanno commentato –, se non addirittura migliori dal punto di vista viario, essendo pure decisamente meno impattante per tutto il territorio interessato".

Ma soprattutto, dovranno essere sciolti e superati i dubbi relativi alla sicurezza, all’impatto ambientale, acustico e paesaggistico che ne deriverebbe, senza dimenticare il rischio idrogeologico di un’opera simile in un territorio già interessato dall’alluvione (nel 2011) "un’area in cui insiste un vincolo del Pai che non è scontato rimanga invariato nel tempo, considerati i pericoli legati al cambiamento climatico in atto" rileva il Comitato ‘Una bretella per chi’, precisando che non c’è una contrarierà a priori alla realizzazione dell’opera.

Marisa Colibazzi