Monte Urano, prende a calci e pugni quattro donne al centro di accoglienza

Nigeriano semina il panico, ha anche impugnato un coltello. E' sttao allontanato dalla struttura

L’intervento dei carabinieri (Foto d’archivio)

L’intervento dei carabinieri (Foto d’archivio)

Monte Urano (Fermo), 1 settembre 2019 - Quattro ragazze extracomunitarie ospiti di una comunità di accoglienza per richiedenti asilo politico, sono state trasportate al pronto soccorso, dopo essere state aggredite da un ospite del centro già noto per essere considerato un elemento pericoloso e destabilizzante della comunità. Il fatto è accaduto intorno alle 20.30 di venerdì. Tutto è iniziato con una lite verbale scaturita per futili motivi, tra il giovane nigeriano e le quattro ragazze, coalizzate contro il loro aggressore.

All’improvviso però, dalle parole si è passati alle mani ed il nigeriano si è lanciato brutalmente contro le ragazze, colpendole ripetutamente con calci, pugni e schiaffi. La situazione ha poi rischiato di precipitare, quando il giovane ha afferrato un coltello da cucina. Grazie alla prontezza del personale della struttura, sono state avvertite le forze dell’ordine ed il luogo è stato tempestivamente raggiunto dai carabinieri di Fermo, Monte Urano e Porto Sant’Elpidio. Un intervento provvidenziale, quello dei militari dell’Arma che ha evitato che la colluttazione degenerasse.

I carabinieri hanno infatti lavorato per riportare la calma tra i coinvolti nella lite per poi procedere alla ricostruzione della dinamica dei fatti e risalire alle cause dell’iniziale diverbio. L’ira del giovane nigeriano è stata placata fino ad essere disarmato del coltello, con il quale fortunatamente nessuno è stato ferito. Le quattro ragazze invece, sono state medicate sul posto dal personale medico e sanitario del 118, poi trasferite al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo. Da qui, a seguito dei controlli, sono state tutte dimesse con una prognosi di sette giorni, tempo necessario a guarire dalle contusioni e lesioni riportate nell’aggressione.

Alla luce del pericoloso atteggiamento del ragazzo, è stato disposto il suo divieto di avvicinamento alle parti offese e l’allontanamento dalla struttura di accoglienza in cui era ospite. Contemporaneamente è stata attivata la specifica procedura amministrativa, al termine della quale, per il giovane nigeriano, verrà stabilita una diversa collocazione.