Coronavirus, Calcinaro dimesso dall'ospedale. "Ma sono ancora positivo al Covid"

Il sindaco di Fermo torna a casa dopo due settimane di ricovero: “Continuerò qui la quarantena fino a negativizzarmi”

Fermo, il sindaco Paolo Calcinaro è stato dimesso dall'ospedale (Foto Zeppilli)

Fermo, il sindaco Paolo Calcinaro è stato dimesso dall'ospedale (Foto Zeppilli)

Fermo, 20 ottobre 2020 – Paolo Calcinaro è stato dimesso dall'ospedale. Il sindaco, che ha contratto il Coronavirus, era infatti stato ricoverato al Murri il 6 ottobre scorso. "Sono ancora positivo al Covid ma l'esito della Tac polmonare è stato migliorativo e cosi' hanno deciso di mandarmi a casa - spiega alla Dire Calcinaro-. Ora continuerò la quarantena nella mia abitazione fino a negativizzarmi".

Calcinaro, oltre ad esprimere apprezzamento per il lavoro del personale sanitario dell'ospedale fermano, ringrazia i concittadini che gli sono stati vicini in tutti questi giorni. "Ci sono stati giorni preoccupanti dovuti alla febbre e dolori forti – continua Calcinaro -, ma ho sentito la spinta e la vicinanza di molti. Ora cercherò, con tutta la cautela del caso, di lavorare a distanza e, in tal senso, oggi ho subito partecipato in videoconferenza alla riunione di giunta. Ho fatto una sorpresa agli altri assessori collegandomi a fine seduta".

Dal letto dell'ospedale il primo cittadino ha seguito l'evolversi dell'emergenza sanitaria che ora inizia seriamente a preoccupare il Paese. "Alla politica chiedo di essere più seria - continua Calcinaro -. Da una parte abbiamo l'opposizione che ha cavalcato tutto e il contrario di tutto e, dall'altra, abbiamo il premier Conte che parla di vaccino a dicembre mentre il giorno prima il presidente del Consiglio superiore di sanità Locatelli annunciava le prime dosi in primavera. Serve un passo in avanti, qualche riflessione in più, qualche ragionamento comune in più e meno slogan e propaganda".

Appena tornato a casa, il sindaco Calcinaro si è messo subito a studiare il nuovo Dpcm del Governo che ha scatenato le proteste di molti cittadini in particolare nella parte in cui prevede la possibilità di chiudere l'accesso a quei luoghi della città dove si formano assembramenti.

"Io credo sia un'assunzione di responsabilità che possiamo prenderci - conclude Calcinaro -. Capisco le difficoltà dei sindaci delle grandi città, ma ritengo che ci sia stata una levata di scudi troppo frettolosa. Nei Comuni di medie dimensioni, ferma restando la collaborazione del prefetto e delle Forze dell'ordine per effettuare i controlli, noi sindaci possiamo individuare le aree dove si formano più assembramenti".

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