ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Cane ucciso dai cacciatori, condannati a pagare un maxi risarcimento

La proprietaria ricorda: “Keeran era addestrato, sarebbe stato presto sul set. Quella mattina era insieme ai suoi compagni per una corsa nel terreno della casa”

Keeran, un cane speciale, con Francesca Bertolutti

Keeran, un cane speciale, con Francesca Bertolutti

Fermo, 21 giugno 2025 – Ha avuto giustizia Keeran, cane speciale, un gigante dagli occhi dolci, un amico fedele. Un anno fa Keeran, il meraviglioso animale di Francesca Bertolutti, era stato ucciso da una fucilata di un cacciatore che l’aveva scambiato per un cinghiale. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza dopo la denuncia di Francesca che aveva perso un amico, un compagno di vita e di lavoro. Il cacciatore è stato condannato a pagare un risarcimento danni importante, più di 45 mila euro, per un danno che per Francesca è impossibile quantificare: “Volevamo giustizia per far capire che non si può sparare, in un terreno privato, solo vedendo qualcosa che si muove. Per noi è stato un dolore enorme e non c’è niente che possa consolarmi, la speranza è che una lezione così dura possa essere utile a far capire ad altri che non si scherza quando hanno un fucile in mano”.

Francesca è stata difesa dall’avvocato Luana Sandroni, ci sono voluti mesi di discussioni ma per Keeran è arrivata finalmente giustizia: “Keeran era un cane addestrato, sarebbe stato presto sul set, quella mattina era insieme ai suoi compagni, avevamo 12 cani all’epoca, per una corsa nel terreno della casa, era un cane equilibrato, dolcissimo e attento che teneva tutti insieme. È qui, nel terreno di casa, che è stato raggiunto dal colpo mortale, i cacciatori si sono resi conto dell’errore, noi però non avevamo avuto nessun avviso della caccia in corso. Questa situazione ci ha addolorato profondamente perché non è caccia quella, ci vogliono regole e una grande attenzione. Abbiamo voluto giustizia e che non accada più a nessuno quello che è successo a noi, abbiamo perso un animale giovane che viveva con noi, io ho perso il mio cane, il gruppo ha perso la sua guida, era un valido collaboratore, è un dolore indescrivibile e non esiste risarcimento che possa consolarmi”.

All’epoca Francesca aveva pubblicato le foto del cane ferito a morte, colpito in un momento di gioia, mentre iniziava la sua giornata e aveva solo un anno e mezzo. Un dono per Francesca che davvero lo ha amato come uno di famiglia: “In tanti hanno condiviso il nostro dolore, siamo stati veramente sostenuti da tanti. Oggi è arrivata la sentenza e devo ringraziare il mio avvocato che davvero si è spesa al massimo per dare a Keeran il riconoscimento che merita, quello di un compagno di vita che è stato ucciso senza motivo. Per quanto possibile è stata una sentenza che ha riconosciuto il valore del cane come membro della famiglia, dandogli dignità. E dei danni morali che una persona può subire nel vedere parte della propria vita portata via così”.