"Caro bollette, difficile guardare al futuro"

Le sorelle Feliziani di "Punto Gelato" e la folle corsa dei rincari: "La luce è passata da 2500 euro mensili a una media di 4mila"

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"Il costo della fornitura di energia elettrica, per noi è passato da 2500 euro mensili a mediamente 4mila. Difficile pensare al futuro". Sono le parole di Rebecca Feliziani, titolare insieme alle sorelle Deborah e Petra, della prestigiosa gelateria ‘Punto Gelato’ che annovera anche l’omonimo chalet, situati sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio. Tra le categorie duramente colpite dal caro energia e dal vertiginoso aumento di materie prime, ci sono, infatti, anche le gelaterie. "Siamo in attività dal 2007 – dice Feliziani – ma non ci siamo mai trovate ad affrontare una condizione di tali dimensioni critiche date da aumenti esorbitanti ed ingestibili".

Feliziani spiega che per la gelateria, l’uso della corrente elettrica è di importanza rilevante.

"Già solo l’alimentazione della vetrina la fa da padrone a livello di consumo energetico – spiega ancora – ma si aggiungono le alimentazioni di celle frigo, macchine per produzione di gelato e tutto il resto. Vogliamo parlare degli aumenti di tutte le materie prime? Basta menzionare latte e zucchero che hanno subito rincari di oltre il 35% del loro prezzo, per immaginare a quali costi di produzione siamo arrivati".

A fronte di tutto ciò, le sorelle Feliziani hanno saggiamente scelto di non far ricadere gli aumenti subiti sui loro clienti. "L’attività è aperta da marzo a fine settembre – dice Rebecca – nel momento in cui siamo state investite dai progressivi aumenti, per quest’anno abbiamo scelto di farci carico dei rincari e di non adeguare i costi del prodotto finale ai clienti, seppur in questa stagione siano diventati via via sempre più elevati. Una decisione – aggiunge – presa nel rispetto delle famiglie anche loro colpite dalla crisi economica. Certo è – aggiunge ancora – che se questa continua impennata di costi proseguirà, la riapertura per la stagione 2023 dovrà necessariamente ripartire con la rivisitazione dei prezzi al cliente, perché non è possibile ammortizzare simili spese di costi di produzione".

Nonostante la ferma certezza delle sorelle Feliziani di non aumentare il costo del prodotto finale e la delicatezza del farsi carico di tutti gli aumenti, le condizioni economiche generali, hanno già avuto ripercussioni sulla clientela.

"Molte persone – conferma Rebecca – ammettono di dover risparmiare e, pur essendo amanti del nostro gelato, se prima si sedevano al tavolo per ordinare una coppa tre volte a settimana, negli ultimi tempi si accontentano di farlo una sola volta e le altre di comprare un cono. Capiamo bene – conclude – che la situazione è difficile tanto per le imprese quanto per le famiglie, e il nostro auspicio è che possano crearsi condizioni dignitose per tutti".

Paola Pieragostini