Caro bollette: i commercianti fanno squadra

Il 28 settembre ci sarà l’assemblea per decidere strategie e azioni: "Dalla serrata alla protesta fiscale, bisogna dare un segnale"

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C’è chi come i fratelli Samuele e Dino Pirro del bar pasticceria gelateria ‘Le Dolcezze’ (Casette d’Ete) si sono ritrovati una bolletta della luce con un importo quasi quadruplicato, passato da 1800 a 7.600 euro. C’è chi come Annalisa Petrucci (dell’Osteria Messervino, centro storico) nell’arco di tre mesi ha visto triplicare l’importo dell’utenza elettrica passata dai 360 euro di maggio a oltre 1000 di luglio. C’è chi, come Samuele Serafini (bar La Pergola, Cretarola) ha un contratto con tariffa bloccata per la bolletta dell’energia elettrica ma, anche se per qualche altro mese può stare relativamente tranquillo, nutre forti timori per il futuro. Una casistica molto varia per esercenti che hanno un unico comun denominatore: il timore di non riuscire a farcela a far quadrare i conti delle loro attività e che, al pari di tanti altri, in città, hanno deciso di partecipare all’incontro fissato di concerto con l’amministrazione comunale, per il 28 settembre (alle ore 21) nei saloni del ristorante ‘Il Merendero’. In questi giorni saranno inviate le comunicazioni a commercianti di ogni categoria per ritrovarsi tutti insieme, discutere una situazione che, a vario titolo, li accomuna e mettere a punto strategie utili a far arrivare la loro voce ai piani alti della politica. "Nel nostro caso, i costi maggiori sono legati ai macchinari della pasticceria e della gelateria – lo sfogo di Dino Pirro – che hanno un notevole consumo di energia, ma a questo disagio aggiungiamo l’aumento dei prezzi dei prodotti che hanno subito un rialzo del 30% e oltre. Come si fa a far fronte a tutti questi costi? E come si fa a aumentare il prezzo al pubblico? E’ tempo di prendere decisioni che siano il più collegiali possibile, creare un fronte unito. Tutti insieme pesiamo di più". "Nel nostro caso, il confronto con gli importi delle bollette lo possiamo fare tra quelle di maggio (360 euro), giugno (700 euro) e luglio (1023 euro) – dice la Petrucci – ma stiamo aspettando il ‘salasso’ di agosto. Andremo all’incontro perché qualcosa bisogna fare. Per attività piccole come le nostre diventa difficile far fronte a questi costi". Più agguerrito Serafini: "Certo che bisogna fare qualcosa tutti insieme. Se, come pare, da qui a qualche mese, dovessero esserci ulteriori aumenti, non so se avrò la forza per affrontarli. Sono pronto a fare tutto quello che serve, dalla serrata alla protesta fiscale. Non voglio subire la situazione e finché posso resisto, ma continuando di questo passo, la sfida si fa sempre più impari".

Marisa Colibazzi