‘Casa dei sogni’ regalata dal reality, spese non pagate. Via al processo

Servigliano, tre ditte parti civili

La ‘Casa dei sogni’ il giorno della consegna in diretta tv

La ‘Casa dei sogni’ il giorno della consegna in diretta tv

Servigliano (Fermo), 12 luglio 2017 - E’ iniziato ieri, al tribunale di Fermo, il processo per truffa aggravata nei confronti della società «Cgr Srl», che nel 2014 ha realizzato la «Casa dei Sogni» nel contersto di un reality televisivo.

Come molti ricorderanno, a Servigliano l’abitazione venne costruita in poche settimane nell’ambito del programma «Extreme Makeover Home Edition Italia», trasmesso dalle reti Mediaset, e donata ad una famiglia bisognosa del territorio. A distanza di qualche mese dall’assegnazione della casa, 8 aziende del territorio fermano e maceratese presentarono una querela alla società «Eve Wood», con sede a Malta, che al termine dei lavori non avrebbe liquidato ditte e professionisti per materiali e prestazioni fornite, per un totale di 47.439 euro.

Ieri mattina, al tribunale di Fermo, si è tenuta la prima udienza per truffa aggravata nei confronti di Anna Vulpiani e Antonio Vigilante (assenti in aula), titolari della ditta «Cgr Srl», con sede legale in Fara Sabina, che aveva sub appaltato la produzione alla «Eve Wood». Il giudice Roberta Pilotti ha aperto il dibattimento ed ha accetato la costituzione di parte civile per tre delle otto ditte che si ritengono parti offese: la «Pepa Trasporti Srl» di Recanati, «Zero Co2 Snc» e «Wind Solar Sas» entrambe di Monte Urano, principali creditori. Gli imputati, presentandosi come sub appaltatori di Mediset Spa, avrebbero effettuato contratti di fornitura di beni e servizi, che poi sono stati liquidati con condizioni differenti da quanto pattuito, arrecando danni patrimoniali alle società.

L’avvocato Massimo Petracci, rappresentante dalle tre ditte locali, si dice soddisfatto di questo primo risultato. La causa è stata rinviata al 15 gennaio per sentire tutti i testimoni. Nel frattempo l’abitazione di Servigliano, regolare domicilio della famiglia intestataria della donazione, non risulta abitata. Altro particolare che nei mesi successivi all’assegnazione aveva destato scalpore: una nota trasmissione aveva realizzato una casa per chi ne aveva bisogno e risultava non occupata e molti di coloro che avevano reso possibile la veloce realizzazione dell’abitazione lamentavano di non essere stati pagati. Tanta audience, ma anche tante macchie.