Fermo, stranieri occupano case con la forza

Africani all’assalto a Lido Tre Archi. Spavento per una 15enne della provincia di Macerata che se li è ritrovati dentro casa

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

carabinieri.

Fermo, 29 marzo 2019 - Ancora occupazioni abusive a Lido Tre Archi. Ieri, i padroni di quattro appartamenti del condominio R7, in via Bachelet, sono stati costretti a fare i nuovamente i conti con un gruppo di africani e magrebini che ha preso possesso abusivamente dei loro immobili. Il primo allarme è scattato intorno alle 16, quando una 15enne della provincia di Macerata, approfittando della bella giornata di sole, ha raggiunto la casa al mare dei genitori per trascorrere un pomeriggio all’aria aperta.

Quando, però, ha schiuso la porta dell’appartamento, si è trovata di fronte ad una decina di uomini di colore accampati nel soggiorno. La ragazza, terrorizzata, ha iniziato a gridare, attirando l’attenzione dei vicini e facendo scattare l’allarme. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, ma al loro arrivo gli occupanti erano già fuggiti. Poco dopo i condomini hanno scoperto che anche altri tre appartamenti erano stati invasi da decine di extracomunitari. Gli abusivi si sono introdotti negli immobile dopo aver sfondato finestre e tapparelle.

«Probabilmente erano all’interno di quelle abitazioni da diversi giorni – racconta un residente – ma l’allarme lanciato dalla 15enne che se li è trovati di fronte in casa sua, ci ha fatto drizzare le antenne. Così abbiamo notato che c’erano degli infissi sfondati e abbiamo chiamato la polizia». Visto l’arrivo degli uomini delle questura, anche gli occupanti degli altri appartamenti sono scappati, facendo perdere le loro tracce. A quel punto, sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica, che hanno rilevato tutte le impronte digitali presenti nelle abitazioni occupate, per cercare di dare un nome e un volto a quegli uomini di colore. Impresa piuttosto ardua, specialmente se si tratta di clandestini non registrati nella banca dati del ministero degli Interni.

«Il vero problema – spiega uno dei proprietari – è che le forze dell’ordine hanno le mani legate da leggi inesistenti e interpretabili. Ormai questa situazione si ripete da troppo tempo, quindi ho deciso di vendere. Dovreste vedere in che condizioni hanno lasciato casa mia. Sembra un accampamento di barbari: sporcizia, panni sporchi ed escrementi ovunque. Neanche hanno utilizzato il bagno per i loro bisogni fisiologici». Purtroppo, è una situazione che si ripete e che rischia di compromettere quanto di buono si sta facendo da un po’ di tempo a questa parte per rilanciare Lido Tre Archi.