"Casina, bloccheremo la vendita"

L’associazione Demos chiama a raccolta i contrari all’operazione del Comune. A dicembre la stima sul valore

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di Angelica Malvatani

Una raccolta firme, una manifestazione di protesta, iniziative politiche e anche carte bollate, va bene tutto pur di bloccare la vendita della Casina delle Rose. L’associazione Demos chiama a raccolta tutte le voci contrarie all’alienazione dell’ex hotel, al tavolo siedono gli ambientalisti, qualche residente del centro storico, i consiglieri di minoranza Giacobbi, Fortuna e Interlenghi, un consigliere di maggioranza di Fermo forte, Lucci, l’imprenditore Mauro Cardinali che ha due partite aperte, la busta chiusa per comprare la Casina delle Rose secondo il bando del comune e la proposta di 2 milioni di euro in prestito al comune per ristrutturarla.

C’è anche il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti che parla di un luogo simbolo della città e di iniziative politiche da organizzare per evitarne la vendita: "I consiglieri di minoranza devono proporre di rimettere l’hotel nel patrimonio non disponibile alla vendita, la maggioranza dovrà assumersi la responsabilità di scelte diverse. A mio avviso se ne devono occupare anche la Provincia e la Regione vista la valenza di quel luogo". Il presidente di Demos, Carlo Di Marco, ricorda tutti i passaggi di un percorso di partecipazione democratica che ha fatto emergere la volontà popolare che quella struttura resti pubblica e diventi luogo di cultura e di riferimento per la città: "Il prezzo di vendita fissato a un milione e 970 mila euro, è sembrato basso e sull’immobile c’è una variante al piano particolareggiato che consente 10 mila metri cubi di volumetria. Non si tiene conto di prestigio, posizione e qualità di quell’immobile".

Renzo Interlenghi ha sottolineato che il nuovo parere dell’Agenzia delle Entrate arriverà ai primi di dicembre: "Se il valore dell’immobile dovesse essere superiore a quello previsto del Comune ci sarebbe un bel problema, anche legale. In ogni caso dobbiamo muoverci prima per evitare che si arrivi davvero alla vendita. Penso ad una raccolta di firme che faccia sentire davvero il volere dei cittadini, sacrosanto anche quando non ci sono elezioni in ballo". Giacobbi della Lega suggerisce di organizzare una marcia di protesta e si chiede perché si voglia a tutti i costi realizzare un hotel e non prendere in considerazione nemmeno una possibilità alternativa, Cardinali non parla, ogni tanto applaude, chi gli sta vicino sottolinea che se sarà lui il compratore, una volta aperte le buste, potrebbe anche decidere di lasciare la casina delle Rose nella disponibilità della città".