Casina delle Rose, la Lega attacca: "Il sindaco pensa solo all’hotel"

Per i salviniani il caso andrebbe portato in Consiglio. Calcinaro: "Ci servono strutture ricettive"

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"L’importante è non disturbare il guidatore", è la sintesi della politica fermana secondo il gruppo di opposizione della Lega, il punto di partenza di una discussione che si fa più ampia è la vicenda della Casina delle rose. È fissato per lunedì il termine per partecipare al bando di alienazione dell’ex albergo, la Lega chiede di sospendere la vendita e di condividere con il consiglio tutto la possibilità di aprire altre strade: "Se anche la seconda gara andasse deserta, si chiede Lorenzo Giacobbi, capogruppo della Lega, c’è un’idea di quello che ci vogliamo fare? Dalla Giunta silenzio, in consiglio non se ne parla e nel frattempo è arrivata una lettera da parte della Fondazione italiani, con la proposta di ristrutturare l’immobile a costo zero per il comune con la richiesta di poterci fare attività filantropiche. La risposta del sindaco, che non ha condiviso questa cosa con nessuno, è che se sono tanti interessati alla Casina delle Rose possono comprarsela e farci l’hotel perché quella è la destinazione che lui ha deciso. Noi ci siamo attivati, una situazione che non può essere solo argomento di giunta, deve passare in consiglio comunale, non siamo stati avvisati di questa lettera, se si andrà a chiudere la vendita senza parlarne con nessuno sarebbe grave".

Secondo i leghisti, ci sono termini e modi per sospendere la gara, il consigliere Tulli spiega che oggi la politica fermana è sotto anestesia, va tutto bene pur di non disturbare il sindaco Calcinaro: "Si tira avanti così, senza fare scelte forti, e si diventa bravi per forza. Per il discorso Steat è stato lo stesso, nessuno ne sapeva niente e il comune si è liberato di un’area strategica. Che modo di amministrare è questo? La proposta di una fondazione va comunque valutata, devono convocarli, farsi dare garanzie, discuterne nelle sedi opportune, l’alienazione dei beni passa in consiglio comunale, non in giunta. Valeva la pena approfondire per non lasciare nulla di intentato". Luciano Romanella aggiunge che la politica del civismo ha fatto il suo tempo, oggi, per affrontare decisioni importanti e avere i supporti necessari servono i partiti: "La Giunta e la maggioranza restano sempre nel vago, non si sbilanciano mai, non si capisce mai da che parte stanno. Oggi è il tempo di schierarsi". Secondo la Lega c’era il tempo tecnico per approfondire la proposta della Fondazione, arrivata il 14 di settembre.

Il sindaco ha risposto il 4 di ottobre: "La proposta arrivata, da parte di chi non ha mai nemmeno visto da lontano la Casina delle Rose, è del tutto vaga e richiede peraltro un vincolo di destinazione fumoso. Noi abbiamo bisogno di una ricettività di qualità, di investimenti seri, di risorse importante che facciano arrivare il turismo forte e duraturo. È l’idea che abbiamo e che non ha altre strade se non l’alienazione che pure in consiglio è stata votata. Il percorso richiesto della Fondazione dovrebbe essere specificato da un bando apposito, che preveda la ristrutturazione e la gestione, una strada già tentata senza alcun esito".

Angelica Malvatani