"Casina delle Rose solo come hotel"

Elvezio Serena: va valorizzata a fini turistici,. poco adatta e scomoda per ospitare gli studenti.

Parla forte dell’esperienza svolta in oltre venti anni (1996-2015) come presidente di Italia Nostra del Fermano, Elvezio Serena prende spunto dalla notizia che il Comune non venderà più la Casina delle Rose, un immobile ormai divenuto storico anche per gli eventi e i personaggi che l’hanno caratterizzato in oltre 60 anni di attività: "Ho sempre pensato che il Comune stesso avrebbe dovuto riqualificarlo, per darlo in gestione ad un privato - spiega Serena -. A Fermo, per fare buon turismo, ci vuole un altro albergo e la Casina delle Rose è da sfruttare per la posizione, il panorama, la storicità. Anche se, dal punto di vista paesaggistico, andrebbe demolito. Si predica la destagionalizzazione, ribadita in questi giorni anche dal Centro studi ‘Carducci’, e poi si utilizza la struttura per scopi turistici solo due mesi all’anno. Durante le mie passeggiate in centro incontro spesso gruppi o famiglie che stazionano in città al massimo per mezza giornata, di passaggio tra Ascoli, Recanati e Urbino. Non ci possiamo accontentare di questo turismo, dobbiamo puntare a far permanere i visitatori almeno una notte". Secondo Serena, non è da condividere la proposta del Comune di destinare l’immobile ad alloggio per studenti durante l’anno accademico, e in estate utilizzarlo come hotel per turisti: "Per gli studenti non si può allora utilizzare l’ex scuola media ’Betti’, purtroppo spostata dal centro storico, quando andava ristrutturata, anche a costo di spendere di più che farne una nuova? Con freddo, caldo, pioggia o neve gli studenti di Ingegneria e Infermieristica con quali mezzi dovrebbero spostarsi fino al Girfalco, con valigie e zainetti, dalla sede universitaria di Santa Caterina? Mi auguro che l’Amministrazione riveda il progetto in modo che il Consiglio comunale approvi la ristrutturazione della Casina delle Rose, ma con destinazione ad hotel tutto l’anno per incrementare il turismo". Secondo Serena servirebbe un ristorante interno, una sala congressi e uno spazio all’aperto da utilizzare per proiezioni cinematografiche estive, sala da ballo, feste: "Torno a ribadire, ancora una volta, le potenzialità del Parco del Girfalco, che deve essere valorizzato meglio e di più, a partire dal collegamento con bus navetta eo trenino. Andrebbe prevista anche un’area pic-nic con tavoli e sedie, c’è solo al ricreatorio San Carlo".