"Casina, fermare subito l’asta"

"Non si mette all’asta l’identità di una città". Lo sottolinea il consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti, che interviene sull’iniziativa del comune di Fermo che nei prossimi giorni procederà alla vendita all’asta della Casina delle Rose. Cesetti chiede al sindaco Calcinaro di ascoltare i cittadini che hanno mosso critiche forti all’operazione: "Credo che l’asta per l’alienazione di questo bene pubblico vada immediatamente fermata. Anche perché stiamo parlando di un gioiello che per il suo valore storico, culturale, ambientale e sociale, rappresenta un tratto identitario della città. E con l’identità di una comunità non si scherza e, tanto meno, si fa cassa. Semmai la si difende e la si valorizza per perseguire il bene comune".

Secondo Cesetti si tratta di una china pericolosa, quella scelta dalla giunta Calcinaro, in netta controtendenza con la politica di acquisizione e tutela di spazi portata avanti dalle amministrazioni comunali che la hanno preceduta: "Una china che prevede la svendita di prestigiosi beni pubblici, quindi di tutti, favorendo in tal modo gli interessi particolari di qualche privato. Lo si è visto con la mancata acquisizione dell’area di Santa Lucia e la vendita della Casa del Custode al Girfalco. E parlo di svendita non a caso, visto che le cifre parlano chiaro: la Casa del Custode è stata venduta a 335 mila euro, ovvero poco più di 2 mila euro al metro quadrato, mentre per la Casina delle Rose, la base d’asta è stata fissata a 1 milione 973 mila euro, corrispondente alla risibile cifra di 540 euro al metro quadrato, peraltro a seguito di un percorso di valutazione tecnico estimativo piuttosto confuso". Secondo Cesetti con la vendita della Casina si perderebbe anche il controllo sul Girfalco, un parco pubblico di grande interesse: "Di fatto ci potremmo trovare nella infausta situazione di vedere messo a profitto privato un patrimonio che invece ha tutte le potenzialità di essere posto a servizio della collettività".