Casina in vendita, slittano i tempi

Proroga di oltre un mese: c’è tempo fino a metà settembre per presentare le domande di acquisto

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di Angelica Malvatani

Si doveva chiudere ieri la partita della Casina delle Rose, il primo termine per avanzare una proposta di acquisto, con una base d’asta di un milione e 973mila euro scadeva il primo agosto e ieri si dovevano aprire le buste. Nei giorni scorsi però il dirigente del settore Lavori pubblici e urbanistica, Alessandro Paccapelo, ha spostato il termine al 15 di settembre per la presentazione delle domande e al 16 per la procedura pubblica. Se anche questa gara dovesse andare deserta si procederà il 17 di ottobre con un secondo tentativo. La decisione di rinviare la fase finale è arrivata in considerazione del periodo estivo, delle difficoltà organizzative che questo comporta, delle assenze per ferie negli uffici. Il risultato è che si rinvia tutto di un mese e mezzo, con la speranza che si facciano avanti imprenditori interessati all’acquisto di un immobile di pregio. Una speranza, quella degli amministratori comunali, che confligge con gli appelli lanciati da più parti, con tanto di segnalazione alla Procura da parte dell’associazione Demos che sulla questione ha indetto una serie di incontri aperti. La proposta di chi si è ritrovato nell’associazione è quella di mantenere invece pubblica la proprietà della palazzina, per la quale la base d’asta sarebbe comunque troppo bassa, per accedere a finanziamenti europei che ne valorizzino la struttura, da recuperare e far vivere come contenitore culturale.

Secondo i responsabili dell’associazione composta da cittadini, esperti e ambientalisti varrebbe almeno otto volte tanto quel palazzo che potrebbe ritrovare un nuovo splendore e rendere molto di più alle casse comunali. Un braccio di ferro di difficile definizione, secondo il sindaco Calcinaro troppo oneroso per le casse pubbliche il recupero dell’immobile che, un anno dopo l’altro, rischia di rovinare sempre di più. Tra l’altro nel bando è previsto un sopralluogo obbligatorio da parte del potenziale acquirente, per definire un progetto di recupero che possa essere di pregio e dotare la città di una struttura ricettiva importante. Resta, infatti, il vincolo di destinazione alberghiera per la Casina delle rose. Urgente arrivare ad un recupero di quella palazzina, da capire se si potranno trovare strade per un futuro che sia aperto al pubblico o se si dovrà dire addio all’albergo che guarda tutta la città.