Cavalcata dell'Assunta Fermo, lo strappo. Due dimissioni

Se ne vanno il regista Cesanelli e il vice presidente Alessandrini

Cavalcata dell'Assunta Fermo, si dimettono Alessandrini e Cesanelli (Foto Zeppilli)

Cavalcata dell'Assunta Fermo, si dimettono Alessandrini e Cesanelli (Foto Zeppilli)

Fermo, 16 novembre 2018 - Un addio carico di sofferenza, senza commenti né polemiche, con tanti ricordi preziosi nel cassetto. Lascia la Cavalcata dell’Assunta Oberdan Cesanelli, dopo sette anni di regia, con lui se ne va anche Leonello Alessandrini, storico vice presidente. I motivi dell’addio non li vogliono dire, si parla di un ciclo che si chiude, di divergenze con alcuni Priori, di una riorganizzazione che non li vede convinti.

Alessandrini non nasconde la sofferenza: «Per me la Cavalcata dell’Assunta è casa, da tanti anni. È un legame, amicizie, sentimenti forti, emozioni. Non lascio a cuor leggero ma credo anche che si sia chiuso un ciclo. Un regista come Oberdan difficilmente sarà rimpiazzabile, lui che oltre all’indiscussa competenza ci metteva il cuore, spirito di sacrificio, passione grande. Ricordo solo che è grazie a lui se la Cavalcata ha avuto una ribalta importante in Rai». Alessandrini resta per ragionare sul percorso di gara, ma con le contrade non vuole più lavorare.

Così come Cesanelli che affida il suo addio ad un post sui social: «Scelgo di andarmene ed è giunto il momento dei saluti. Sette anni quasi tutti bellissimi, nei quali includo anche il 2012, in cui ho avuto il piacere e l’onore di affiancare Giovanni Nardoni, che è anche la prima persona che mi sento in dovere di ringraziare. Ringrazio quindi Nella Brambatti, allora sindaco e presidente, e l’assessore alla Cultura Francesco Trasatti, anche allora assessore, che mi hanno chiesto di riprendere questa meravigliosa avventura dopo le precedenti esperienze del 1995, 1996, 1997 e 2004. Grazie all’attuale sindaco e presidente Paolo Calcinaro, che mi ha riconfermato e dato fiducia negli ultimi tre anni».

Ricorda tutti i vice presidenti e lo stesso Alessandrini a cui lo lega un affetto grande e poi i cerimonieri e i collaboratori che hanno consentito di realizzare i palii degli ultimi anni, belli, accurati, di grande successo.  E poi tutti gli artisti che hanno dipinto il palio: «Un enorme grazie a Maurizio Blasi: quella sera all’Hotel Royal abbiamo gettato le basi per quella realtà che è ora lo speciale della redazione regionale del TG3 sulla Cavalcata che si può vedere in tutta Italia. Grazie a tutti gli artisti e a tutte le associazioni che hanno collaborato disinteressatamente. Il grazie più grande va però a tutti i contradaioli, che sono il cuore pulsante della Cavalcata. A loro il compito di rendere sempre viva ed emozionante questa manifestazione unica e di vigilare affinché non perda mai il suo profondo significato. Finita la Cavalcata 2013, una contradaiola mi scrisse più o meno queste parole: quest’anno il regista è stato uno di noi. Resto uno di voi».