Cavalcata dell’Assunta Il corteo dà spettacolo

Ben 1200 figuranti hanno attraversato e animato il cuore della città . E oggi le dieci contrade si sfideranno nella corsa a caccia del Palio

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L’affascinante storia quattrocentesca della Cavalcata dell’Assunta si ripete da 41 anni. Riproduce il corteo, le celebrazioni religiose in onore di Maria Vergine patrona della città e i tornei che si svolgevano a Fermo già nel 1436 a dimostrazione della ricchezza dello Stato Fermano. Protagonisti del Magnifico Corteo Storico in costume del XV secolo in notturna che ieri ha attraversato il cuore della città, 1200 figuranti impegnati nell’interpretare l’accurato copione del regista Adolfo Leoni. Un concerto di campane ha annunciato l’avvio della festa: quelle del Duomo, seguite da San Domenico e poi da quelle di Santa Lucia: una alla volta, come a rispondersi tra loro. Il Capitano della Rocca, colui che difendeva il Girfalco con il castello degli Sforza, scortato dalle truppe mercenarie dei Morlacchi, è sceso lungo viale Mazzini per bussare al portone di Palazzo dei Priori e invitare Podestà, Municipalità, rappresentanti dell’Università e Priori a dirigersi verso Porta Santa Lucia. Qui, i Priori si sono riuniti ai propri contradaioli dopo ‘aver condotto per sei mesi una vita proba ed espletato il mandato lontano dalle tentazioni nel palazzo loro dedicato’. A San Zenone, padre Andrea Patanè ha impartito la benedizione al corteo che, nel dirigersi verso il centro, ha effettuato il tradizionale saluto al Prefetto Vincenza Filippi presso il Palazzo della Prefettura. Giunto in Piazza del Popolo già Piazza Grande, è riuscito ancora una volta ad ammaliare gli astanti con la bellezza delle dame e damigelle, la sfarzosità degli abiti delle coppie delle nobili famiglie fermane, la solennità dei Gonfalonieri, l’austerità dei capitani d’arme fino alla festosità dei popolani. Le dieci contrade, sei storiche in cui Fermo era divisa sin dal 1251(Castello, Pila, Campolege, San Bartolomeo, Fiorenza e San Martino) alle quali sono state affiancate le quattro ‘foranee’ (Torre di Palme, Capodarco, Molini Girola e Campiglione), sono state accolte in Cattedrale da S. E. Arcivescovo Rocco dove a rendere unica l’offerta dei doni da parte delle contrade a Maria Vergine e la liturgia della Parola, sono stati i canti della Corale della Cavalcata diretta dal maestro Maria Pauri. Nel pomeriggio di oggi (a partire dalle 17), finirà l’attesa lunga un anno intero: le dieci contrade si sfideranno nella corsa dei cavalli del Palio dell’Assunta.

Gaia Capponi