"Ce la metteremo tutta: sarà una stagione bella e ordinata"

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di Silvio Sebastiani

"Positivissimo come sempre, non si può partire sconfitti": è con questo stato animo che il titolare dello stabilimento balneare Marakaibo di Porto San Giorgio, Andrea Serafini, affronterà la nuova stagione ormai alle porte. Condivide Francesco Rutili del Quadrifoglio. Del resto, a favorire il positivo atteggiamento il fatto che stanno arrivando le prenotazioni e la considerazione che la gente ha voglia di stare all’aperto dopo le tante restrizioni sopportate a causa del Covid-19. "Pertanto - aggiunge Serafini - io la vedo in un modo molto positivo. Ci sono, è vero, preoccupazioni maggiori rispetto ad una stagione normale perché vi sono più regole da rispettare e la gestione delle persone è sempre complicata. Comunque ce la faremo". In merito alle linee guida emanate dalla Regione per la gestione degli stabilimenti balneari, sostiene che sono un po’ diverse rispetto a quelle del 2020, le quali peraltro, secondo lui, si sono rivelate abbastanza efficaci nel contenimento dei contagi. Delle nuove misure quella che lo preoccupa è il tracciamento delle presenze “perché – spiega – non abbiamo un accesso unico come ad esempio in Toscana: da noi vige la libera circolazione sull’arenile per cui se un bagnante arriva da una spiaggia libera e va sotto un ombrellone per noi non è semplice controllarlo: bisognerebbe avere un addetto solo alla gente che può arrivare da mare, da sud, da nord. Quella del tracciamento è la disposizione che più ci preoccupa". Riguardo, poi, alla riduzione da 10,5 a 10 metri quadri la superficie per gli ombrelloni e da 1,5 a un metro la distanza tra i lettini disposte dalle nuove linee guida, Serafini sostiene che i concessionari sangiorgesi hanno pressoché tutti la superficie sufficiente, per cui la tendenza è conservare le misure dell’anno scorso.

"La riduzione delle distanze – osserva a sua volta Francesco Rutili - sono dei piccoli passi verso il ritorno alla normalità. Tuttavia preferiamo tenere quelle del 2020 a livello cautelativo perché la gente è timorosa. Io ho notato nella gestione del ristorante che se si mantiene più distanziamento le persone sono più contente". Anche Rutili evidenzia la difficoltà di effettuare il tracciamento: "E’ di intralcio al nostro lavoro e magari dovremo mettere una persona, oltre al bagnino classico, con il compito di eseguire le registrazioni perché tipo il sabato e la domesulla spiaggia ci possono stare anche 300 persone".