Cento aziende al Micam "Servono aiuti"

Il sistema produttivo Fermano e regionale alle prese con rincari di energia e materie prime

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di Alessio Carassai

Il sistema produttivo marchigiano, in particolare il settore calzaturiero, lancia segnali positivi, ma imprenditori e associazioni di categoria chiedo sostegno per fronteggiare il rincaro del costo dell’energia e delle materie prime. Sono questi i temi emersi ieri durante l’incontro ‘Le Marche vanno di moda’ promossa dalla Camera di commercio a Fermo. Il confronto, a pochi giorni dall’inizio del Micam, è iniziato con un minuto di silenzio per le vittime della bomba d’acqua che ha colpito il centro nord delle Marche. Presenti il prefetto Vincenza Filippi, il senatore Francesco Verducci, l’onorevole Mauro Lucentini, i consiglieri regionali Andrea Putzu e Marco Marinangeli, il presidente del Consiglio comunale Francesco Trasatti e molti rappresentanti delle associazioni e imprenditori. Il presidente della Camera delle Marche Gino Sabatini, bloccato a casa, ha annunciato una richiesta formale rivolta all’Unioncamere per l’attivazione di linee di sostegno e fondi nazionali per i primi interventi di soccorso e ripresa delle comunità imprenditoriali più danneggiate. "Siamo ancora indietro rispetto ai numeri pre pandemia – dichiara Andrea Santori, presidente di Svem –. Oltre all’energia c’è il problema dell’inflazione, che genera incertezza. Come Svem vedremo se puntare su fiere o altro, per gli Usa c’è bisogno di una nuova strategia, gli unici interessati alle calzature in questo momento sono gli Indipendenti, associazione che acquista per 6-7 grandi negozi". "Al Micam e Mipel abbiamo rilanciato gli eventi in presenza – dichiara Francesca Orlandi, presidente Azienda speciale – speriamo nel ritorno di alcuni ospiti fra cui Giappone e Corea. La guerra ha aperto altre criticità: aumento di energia e costo delle materie prime, più difficili anche da reperire. Mi auguro che la politica possa dare un contributo a sostegno delle aziende" Si aggiungono le parole di Valentino Fenni, vice presidente Assocalzaturifici: "Ci auguriamo che il Micam torni al passato, una fiera ricca, bella e piena di novità. I numeri ci stanno dando ragione. Ci saranno 100 aziende della nostra regione fra cui 60 nel Fermano e 34 del Maceratese. I padiglioni ospiteranno sezioni speciali: stilisti emergenti, start up, novità sostenibili ed altro. Noi siamo eccellenza, però tutti devono metterci impegno, il Governo deve creare le condizioni in Europa per competere alla pari". "Le sanzioni non vanno bene cosi come sono – dichiara Fabrizio Luciani, presidente Confindustria Fermo –. Le aziende stanno soffrendo il caro energia e sono convinto che questa guerra durerà ancora a lungo e produrrà solo l’indebolimento dell’Europa. Facciamo squadra per trovare soluzioni comuni e portiamole nelle sedi di competenza. Far chiudere le aziende significa disoccupazione e questo dove essere al centro dell’attenzione".