Fermo ancora una volta si conferma città di congressi medici e scientifici, al centro di una discussione che fa crescere le possibilità di cura di patologie anche complesse e migliora la collaborazione tra professionisti. Al centro di una discussione di altissimo livello saranno due primari, Silvio Guerriero, che guida la chirurgia, e Giampiero Macarri che è invece a capo della gastroenterologia. Domani e dopodomani saranno 120 i professionisti che si confronteranno al teatro dell’Aquila sulla gestione multidisciplinare delle patologie epatobiliopancreatiche, soddisfatto il sindaco Paolo Calcinaro che volentieri apre le porte del gioiello di Fermo: "La nostra città e il nostro teatro si rivelano essere punti di riferimento per la convegnistica medica. E momenti di confronto così sono molto utili perché vanno nella direzione dello studio delle migliori soluzioni curative per le patologie in questione e dunque per la salute di tutti". Il direttore dell’Area vasta 4 Roberto Grinta ha sottolineato che l’incontro rappresenta una vetrina sia per la chirurgia che per le attività collegate con la gastroenterologia: "Anche questo appuntamento è la testimonianza della intersettorialità e della connessione fra specialità, la riduzione di mortalità per intervento al colon per i parametri nazionali deve essere al 4 per cento, qui siamo allo 0 per cento a trenta giorni. Poi ci sono indicatori di esito, di efficacia, molto potenti che pongono Fermo ai primi livelli nazionali. Ma è l’area chirurgica che è cresciuta in generale, prosegue Grinta, grazie ai professionisti, cambiando modo di agire, accrescendo la complessità dei casi trattati. Oltre a stomaco, intestino e colon, ci sono urologia, ortopedia e otorino. Potremmo inserire anche l’oculistica, anche se a Fermo è più ambulatoriale. L’ospedale si è dotato e si sta dotando di nuovi strumenti, a breve sarà operativa una cardio Tac di grande importanza".  Il primario di chirurgia Guerriero parla di un confronto interdisciplinare: "Tra i relatori c’è chi arriva da Ancona, che è il riferimento regionale, e chi dal San Raffaele o dall’Istituto Tumori. Un grande sforzo per metterli allo stesso tavolo. E la scelta del teatro è anche un modo per far conoscere ancora di più la città". Macarri è dal 2008 un punto fermo del Murri. "L’arrivo di Guerriero ha aumentato il desiderio di collaborazione. Chirurgo e gastroenterologo si muovono insieme per natura, con lui lo spirito multidisciplinare è diventato un appuntamento fisso ogni giovedì. Il tema trattato è sentito e importante e la connessione fra gastrochirurgia e chirurgia verrà evidenziato. Del resto come area vasta e come ospedale Murri siamo dotati di ambulatorio dedicato al pancreas e alle patologie pancreatiche, per cui possiamo trattare determinate patologie oggi sentite e diffuse. Faremo anche il punto sul livello delle cure in questa materia che sono sempre più avanzate".  Angelica Malvatani

Cronaca

Fermo ancora una volta si conferma città di congressi medici e scientifici, al centro di una discussione che fa crescere le possibilità di cura di patologie anche complesse e migliora la collaborazione tra professionisti. Al centro di una discussione di altissimo livello saranno due primari, Silvio Guerriero, che guida la chirurgia, e Giampiero Macarri che è invece a capo della gastroenterologia. Domani e dopodomani saranno 120 i professionisti che si confronteranno al teatro dell’Aquila sulla gestione multidisciplinare delle patologie epatobiliopancreatiche, soddisfatto il sindaco Paolo Calcinaro che volentieri apre le porte del gioiello di Fermo: "La nostra città e il nostro teatro si rivelano essere punti di riferimento per la convegnistica medica. E momenti di confronto così sono molto utili perché vanno nella direzione dello studio delle migliori soluzioni curative per le patologie in questione e dunque per la salute di tutti". Il direttore dell’Area vasta 4 Roberto Grinta ha sottolineato che l’incontro rappresenta una vetrina sia per la chirurgia che per le attività collegate con la gastroenterologia: "Anche questo appuntamento è la testimonianza della intersettorialità e della connessione fra specialità, la riduzione di mortalità per intervento al colon per i parametri nazionali deve essere al 4 per cento, qui siamo allo 0 per cento a trenta giorni. Poi ci sono indicatori di esito, di efficacia, molto potenti che pongono Fermo ai primi livelli nazionali. Ma è l’area chirurgica che è cresciuta in generale, prosegue Grinta, grazie ai professionisti, cambiando modo di agire, accrescendo la complessità dei casi trattati. Oltre a stomaco, intestino e colon, ci sono urologia, ortopedia e otorino. Potremmo inserire anche l’oculistica, anche se a Fermo è più ambulatoriale. L’ospedale si è dotato e si sta dotando di nuovi strumenti, a breve sarà operativa una cardio Tac di grande importanza". 
Il primario di chirurgia Guerriero parla di un confronto interdisciplinare: "Tra i relatori c’è chi arriva da Ancona, che è il riferimento regionale, e chi dal San Raffaele o dall’Istituto Tumori. Un grande sforzo per metterli allo stesso tavolo. E la scelta del teatro è anche un modo per far conoscere ancora di più la città". Macarri è dal 2008 un punto fermo del Murri. "L’arrivo di Guerriero ha aumentato il desiderio di collaborazione. Chirurgo e gastroenterologo si muovono insieme per natura, con lui lo spirito multidisciplinare è diventato un appuntamento fisso ogni giovedì. Il tema trattato è sentito e importante e la connessione fra gastrochirurgia e chirurgia verrà evidenziato. Del resto come area vasta e come ospedale Murri siamo dotati di ambulatorio dedicato al pancreas e alle patologie pancreatiche, per cui possiamo trattare determinate patologie oggi sentite e diffuse. Faremo anche il punto sul livello delle cure in questa materia che sono sempre più avanzate". 
Angelica Malvatani

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Saranno 120 i professionisti che si confronteranno al teatro dell’Aquila con i primari di due reparti del Murri che vantano risultati straordinari

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