Chiude il convento dei frati "Una perdita per il paese"

Francavilla d’Ete, il sindaco: "Ci dispiace. Ora bisogna dare un futuro a quegli spazi"

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Dopo 125 anni è stato ufficialmente chiuso il convento di Sant’Antonio da Padova di Francavilla d’Ete gestito dai frati francescani, una giornata triste per la popolazione che non ha potuto neppure organizzare una cerimonia di saluto. Un addio silenzioso che però ha lasciato un rumore profondo nella popolazione, sia perché si sono interrotti rapporti umani che si erano instaurati negli anni, ma anche perché questa struttura nel centro storico del paese svolgeva una funzione importante per i giovani.

"Mercoledì padre Nicola Berdini ha chiuso il portone del convento – racconta il sindaco, Nicola Carolini – per poi trasferirsi ad Assisi. È stata una giornata triste per tanti motivi: in primo luogo la popolazione avrebbe voluto organizzare una cerimonia di saluto, una piccola festa per salutarsi, secondariamente perché si interrompe un forte legame fatto di affetto umano collaborazione che si era istaurato nei decenni fra la popolazione e i frati che hanno sempre gestito il convento".

Lo scorso luglio il Tor (Terzo ordine religioso di San Francesco), attraverso padre Paolo Benati, responsabile provinciale dell’ordine, aveva annunciato la chiusura della struttura a causa della mancanza di vocazioni, ma resta il fatto che la struttura dislocata su più livelli ospita un refettorio che accoglieva le attività dei ragazzi del paese, i dormitori, cucina e mensa, infermeria, luoghi di culto e spazi verdi che adesso si sta valutando di recuperare.

"Già da tempo ci stiamo confrontando con i referenti della struttura – continua Carolini – con l’intento di studiare una formula utile che consenta al Comune di sfruttare gli spazi del convento per attività sociali e sanitarie. Parliamo di un edificio di quattro piani sito in pieno centro storico dalle enormi potenzialità. Faremo il massimo per mantenere viva la struttura".

Alessio Carassai