Ciarrocchi: il tracciamento è difficile Scuole e trasporti nel mirino

Il referente del servizio prevenzione: ci sono attività terreno fertile di diffusione

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Una situazione in rapido peggioramento, Giuseppe Ciarrocchi, responsabile del servizio prevenzione, parla di dati molto negativi, di un numero di positivi che raddoppia, di giorno in giorno, due giorni fa si stava a 80, oggi se ne contano 250: "È uno scenario di tipo 3 dice il ministero in cui le misure di mitigazione adottate fin qui non bastano, il tracciamento diventa difficile, siamo sommersi di tamponi positivi e non ha più senso andare dietro ai contatti. E’ fondamentale ridurre le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo e di rimanere a casa il più possibile, non è un lockdown, ma una raccomandazione. L’uso della mascherina e l’igiene mani è fondamentale anche in casa e poi serve rispettare in maniera obbligatoria i provvedimenti di quarantena e di isolamento. Serve una responsabilizzazione dei singoli individui, una sinergia di azione coi sindaci, con le istituzioni che ci possono dare una mano nel diffondere questi concetti, si tratta di dire alla gente di restare a casa, di evitare il contatto esterno, perché solo attraverso queste azioni riusciamo ad abbassare questa curva, a far sì che il numero dei casi non raddoppi. Se non funziona questo si passa alla chiusura completa".

Al Ministero della Salute è stato intanto firmato un accordo nazionale da fare su test rapidi antigenici nell’ambulatorio di pediatri e medici di base: "Speriamo che abbia applicazione perché sarebbe un salto enorme, risposta in un quarto d’ora e validata – spiega Ciarrocchi–. Un passaggio determinante che consente di non andare al drive e avere una risposta rapidissima. Servono però milioni di test a disposizione. I medici di medicina generale stanno lavorando tanto, stiamo consegnando il terzo lotto dei vaccini antinfluenzali, la settimana prossima riceveranno l’ultimo lotto e così avremo distribuito 37 mila vaccini, un numero incredibile rispetto allo scorso anno, quasi raddoppiato. Abbiamo finito ad ottobre la campagna vaccinale quando nemmeno si cominciava gli altri anni". Ciarrocchi ribadisce che le scuole sono fonte di diffusione, come lo sono i trasporti: "Abbiamo una serie di attività che purtroppo possono essere terreno fertile per la diffusione dell’infezione, questo lo dobbiamo sapere. Sono i comportamenti di 15, 20 giorni fa che hanno favorito questa crescita esponenziale, chi entra in contatto con un positivo deve isolarsi, per dieci giorni, e fare il tampone solo se arrivano i sintomi. Lo stesso vale nelle scuole".

a. m.