Cibo, fumo e alcol nemici della pressione

Il dottor Paolo Verdecchia: "Essendo cresciuti con il dogma di 100 più l’età abbiamo fatto tanti danni"

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Al centro Works di Salvano il dottor Paolo Verdecchia, specialista in cardiologia e medicina interna oggi in pensione, ha partecipato a un momento di formazione e confronto voluto dal titolare Marco Minnucci sul tema dell’ipertensione.

"Ipertensione arteriosa – spiega Verdecchia – significa avere una pressione misurata dal medico o in ospedale maggiore di 140 su 90. Gli americani hanno abbassato a 130 e 80. La pressione si misura in tre modi: dal medico, pressione clinica; pressione auto misurata dal paziente, utilizzando i pressurometri, ma che siano validati dalle norme europee e poi c’è il monitoraggio nelle 24 ore, con apparecchi che assomigliano a un piccolo pacchetto di sigarette, collegati a un tubo di gomma e bracciale. Questo profila la persona per 24 ore, un sistema che viene usato per chi non è mai stato curato per la pressione o in chi è resistente a vari farmaci e qualcosa non funziona". Sull’ipertensione influiscono vari fattori tra cui il fumo di sigaretta o lo stress sul lavoro. La misurazione a casa va annotata e non fatta tutti i giorni, uno o due volte a settimana è sufficiente, con un apparecchio valido e un bracciale di giuste dimensioni. Il dottor Verdecchia spiega anche cosa cambia parlando di minima e massima: "Conta più la massima, soprattutto al di sopra dei 55 anni. La minima conta invece sotto i 45 anni. Massima alta e minima bassa è il peggio: significa arterie indurite".

L’ipertensione è più frequente salendo con l’età. "Essendo cresciuti con il dogma che la pressione è 100 più l’età – aggiunge – sono stati fatti un sacco di danni. Abbiamo permesso ad anziani di vivere con 170 di massima. I casi di ipertensione sono in crescita soprattutto in età adolescenziale. Oggi molti stanno ore e ore al computer, mangiano merendine e ingrassano. Nel giovane e adolescente è legata al sovrappeso. Negli Usa è più frequente che da noi".

Poi c’è l’alimentazione che "deve essere con meno sale, massimo sei grammi al giorno. I prodotti da forno sono molto ricchi di sale. Due frette di prosciutto crudo sono, per esempio, due grammi di sale. Oggi in Europa e Italia stiamo sui 15-16 grammi giornalieri. In alcune zone dove vivono senza sale, come l’Iran, l’ipertensione è sconosciuta". Parlando di ipertensione di si può lavorare sulla prevenzione. Come potremmo accorgerci del problema? "Ogni tanto si dice il mal di testa. Ma non è quello il vero allarme. Ogni dolore mi provoca un aumento di pressione. L’errore è misurare la pressione in quel momento, perché viene sballata. Se si dorme male, per esempio, la pressione al mattino sarà più alta. La vera soluzione è misurarla in condizioni calme. Aspettare 5 e 6 minuti di riposo in silenzio, senza accavallare le gambe o parlare. Si può migliorare applicando le regole non farmacologiche. E poi se non è sufficiente la dieta, ci sono le pasticche. Lì sta al medico capire quelle meglio tollerate da ogni paziente".