Cinque decessi. Superiori, ritorno in classe anticipato

Sono ancora numeri complicati quelli con cui si trova a fare i conti il Fermano, alle prese con l’emergenza Covid. Nelle Marche ieri si sono registrati 16 deceduti, cinque nel territorio di Fermo. Al Murri si sono spente una donna di 80 anni di Monte San Martino, una donna di 89 anni di Porto Sant’Elpidio, una donna di 75 e una di 82, entrambe di Porto San Giorgio. Una donna di 89 anni di Santa Vittoria in Matenano è morta invece a San Benedetto, come anche una donna di 92 anni di Petritoli. Intanto è sempre molto alto il numero dei ricoverati, a Fermo ci sono cinque persone in terapia intensiva, 12 nel reparto di medicina Covid, 63 fanno capo invece a malattie infettive, quattro erano ieri in osservazione al pronto soccorso e 44 erano al centro di Campofilone, per la media gravità, così come per il post emergenza sono all’Inrca di Fermo ci sono 18 pazienti. Un quadro molto complicato che vede tutta l’Area Vasta 4 mobilitata per far fronte a una emergenza mai vista prima, i positivi seguiti in tutto il fermano sono quasi 6 mila, alcuni dei quali sono stati individuati grazie agli screening gratuiti dei giorni scorsi. Ieri intanto la Regione ha annunciato di lavorare per la riapertura delle scuole superiori in presenza al 50% a partire da lunedì 25 gennaio. Non solo, la Regione ha anche deciso di estendere a studenti, docenti e personale scolastico lo screening con tampone antigenico rapido gratuito che è ancora in corso in alcune aree vaste. L’assessore Saltamartini ha annunciato "che tutti gli studenti, i docenti e il personale scolastico che lo vorranno potranno recarsi senza prenotazione nelle sedi delle Aree vaste in cui lo screening è ancora in corso, anche se in altro Comune rispetto al proprio di residenza". Peccato però che nel Fermano lo screening sia già terminato. Che succede quindi? La Regione, in una nota, puntualizza che "domani (oggi,ndr) saranno comunicati con precisione i punti dove sarà in corso lo screening aperto anche per studenti, docenti e personale". Ma in conferenza stampa, ieri, l’assessore Saltamartini elencando le Aree vaste e alcune date e luoghi in cui lo screening si farà non ha citato il Fermano. Dunque vedremo se oggi si farà più chiarezza per la nostra popolazione scolastica. Intanto non si placa la polemica sul fronte sindacale. "I disagi di oggi sono il frutto di anni di tagli". Lo sostiene la Fials che già nel 2019 aveva riportato l’attenzione sulla disparità del piano assunzioni sulle diverse Aree Vaste dove ne uscivano penalizzate Fermo, Ascoli e Macerata, come spiega il segretario provinciale Francesco Cardone: "Il recupero economico addebitato all’Area Vasta 4 da parte dell’Asur centrale pari a circa 1,6 milioni di euro che tradotto in professionalità è un taglio di 50 unità. Oggi, col problema pandemico in corso questa ’carenza programmata’ ha fatto sì che i nodi venissero al pettine e con la chiusura dell’anno 2020 l’ha reso ancora più evidente. Fare i conti con il piano assunzioni 2020-2022 ha importanza relativa in quanto a nulla serve dire che ’ci verranno date determinate figure e recupereremo un numero tot di teste’: il problema resta sempre ed è adesso".