ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Cittadinanza onoraria a Cardamone

Il riconoscimento "per l’attività a tutela dei beni architettonici, paesaggistici e ambientali del territorio"

La cerimonia all’hotel Ambro

La cerimonia all’hotel Ambro

L’amministrazione di Montefortino conferisce la cittadinanza onoraria all’architetto Domenico Cardamone. Si è tenuta ieri mattina nei locali dell’hotel Ambro di Montefortino, di fronte al santuario della Madonna dell’Ambro, la cerimonia presieduta dal sindaco Domenico Ciaffaroni, alla presenza di Monsignor Rocco Pennacchio arcivescovo di Fermo e al funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche Emanuele Barigelli; per il conferimento della cittadinanza onoraria all’architetto Domenico Cardamone, già Funzionario della Soprintendenza delle Marche. E’ stato proprio il sindaco Domenico Ciaffaroni ad aprire la cerimonia ricordando come il conferimento della Cittadinanza onoraria, sia stata deliberata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 24 aprile scorso. E’ stato poi lo stesso primo cittadino a spiegare le motivazioni di tale conferimento. "Per l’alto senso del dovere – spiega Domenico Ciaffaroni - l’impegno e la fondamentale attività svolta a tutela dei beni architettonici, paesaggistici e ambientali del territorio, in particolare durante la gravissima situazione verificatasi in occasione del sisma del 24 agosto 2016". Inoltre il Sindaco ha consegnato all’architetto Cardamone la chiave simbolica del borgo specificando che si tratta di un gesto fortemente voluto dall’Amministrazione per rendere omaggio alla professionalità e tempestività con le quali si è adoperato per la messa in sicurezza del Santuario della Madonna dell’Ambro prima della scossa del 30 ottobre che ne avrebbe potuto provocare il crollo. Alla cerimonia si sono aggiunte anche le parole dell’Arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio, che ha sottolineando l’impegno e l’attivo ruolo avuto da Cardamone durante il sisma e nella fase emergenziale a tutela del santuario. La storia del santuario specialmente negli ultimi anni appartiene alla collettività: grazie al finanziamento della Fondazione cassa di risparmio di Fermo che ha sostenuto tutte le spese, il santuario è stato ristrutturato, seguendo le più moderne tecnologie per il recupero sismico, oltre agli interventi di restauro delle opere interne che hanno riportato il santuario a nuova vita. Il santuario della Madonna dell’Ambro è stato riaperto al pubblico la notte fra il 24 e 25 dicembre del 2018, divenendo un simbolo della ricostruzione e oggi è visitato tutti gli anni da centinaia di migliaia di visitatori e fedeli.

Alessio Carassai