Cna: "Cessione crediti bloccata per il 75% delle ditte"

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Cessione dei crediti: cassetti fiscali pieni da almeno 5 mesi. Ancora grandi difficoltà per le aziende di edilizia, impianti e serramenti, dentro una situazione che non si sblocca e che crea problemi ad almeno 50 mila aziende in Italia. A dirlo è Loris Antolini, Presidente della CNA Costruzioni di Fermo che spiega come ammontino a oltre 5 miliardi di euro i crediti nei cassetti fiscali delle imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura e non monetizzati attraverso una cessione. Si tratta di un volume raddoppiato rispetto alla scorsa primavera. Non solo, perché a questo si aggiunge anche il notevole peggioramento delle condizioni finanziarie proposte dai potenziali acquirenti. Le aziende che non riescono ad individuare soggetti disposti ad acquisire i crediti legati ai bonus per l’edilizia a maggio erano il 35 per cento mentre oggi sono quasi il 75 per cento e lo scenario continua a peggiorare, perché aumenta la platea delle imprese che detiene crediti superiori a 100 mila euro. "Seppure si rileva negli ultimi mesi un atteggiamento diverso da parte degli intermediari, commenta Andrea Caranfa, Coordinatore pro tempore della CNA di Fermo, il problema permane perché le offerte di acquisto da parte di soggetti diversi dagli intermediari finanziari presentano condizioni molto penalizzanti". Quali gli impatti generati da una tale paralisi? "Le conseguenze sono decisamente pesanti, spiegano Antolini e Caranfa, dal ritardo nel saldo dei fornitori a quello per il pagamento di tasse e imposte, inoltre stimiamo che 6 imprese su 10 considerano la sospensione dei cantieri in essere e l’86 per cento afferma che non ne aprirà di nuovi. Al Governo abbiamo rinnovato l’invito ad assumere un intervento straordinario per consentire a decine di migliaia di imprese di svuotare i cassetti fiscali, altrimenti gli oneri per le imprese rischiano di essere superiori ai benefici degli incentivi per la riqualificazione degli edifici e per il contributo al Pil".