Montegranaro, trafficava cocaina nelle Marche. Arrestato ex ciclista professionista

Utilizzava la bicicletta per nascondere la droga e per le consegne. L'operazione messa a segno dai carabinieri di Montegranaro

La merce sequestrata dai carabinieri (foto Zeppilli)

La merce sequestrata dai carabinieri (foto Zeppilli)

Montegranaro (Fermo), 6 febbraio 2019 –Si riforniva di cocaina nel nord Italia e poi la immetteva nel mercato al dettaglio dell’entroterra. Il trafficante, però, è finito nella rete dei carabinieri di Montegranaro guidati dal maresciallo maggiore Giancarlo Di Risio. In manette, dopo un indagine avviata i primi giorni di gennaio, è finito Juan Pablo Valencia Gonzales, un ex ciclista professionista colombiano di 31 anni residente nella provincia di Bergamo.

I militari, dopo essere venuti a conoscenza che a Montegranaro un giovane straniero faceva la spola tra il nord Italia e la cittadina per vendere cocaina, hanno avviato gli accertamenti per verificare la veridicità della notizia e identificare lo spacciatore.

L’indagine si è dimostrata più complessa del previsto, perché il 31enne, una volta giunto in città, non aveva una dimora fissa, ma cambiava spesso abitazione, appoggiandosi da amici che erano all’oscuro dei suoi traffici. Una volta individuata l’abitazione, i carabinieri, l’hanno tenuta sotto controllo, fino a quando, di sera, hanno visto uscire il giovane straniero a bordo di una bicicletta mountain bike e lo hanno immediatamente bloccato.

Il 31enne ha cercato di disfarsi di due involucri, che, però, sono stati prontamente recuperati. All’interno contenevano 17 ovuli di cocaina per un peso di circa 20 grammi. Dopo un iniziale tentativo di depistaggio da parte del colombiano circa il suo vero domicilio, i militari hanno rinvenuto alcune chiavi che sono risultate essere compatibili con l’abitazione occupata dal 31enne.

E’ scattata quindi una perquisizione durante la quale, all’interno di un trolley, sono stati rinvenuti ulteriori 40 grammi di cocaina pura, sostanza da taglio, un bilancino elettronico di precisone e la somma contante di circa 4.000 euro, tutti in banconote da 50 e da 20.

Nel corso delle indagini emerso che l’ex ciclista professionista, era solito nascondere lo stupefacente da immettere sul mercato nei tubolari della bicicletta con la quale è stato fermato. Durante il controllo, infatti, all’interno dei tubolari dove alloggia il sellino sono state rinvenute evidenti tracce di cocaina, facendo desumere ai carabinieri che il mezzo a due ruote veniva usato, oltre che per nascondere la droga, anche per effettuare le consegne.