Nei giorni scorsi, i carabinieri, grazie ad un’azione tempestiva e coordinata con i militari di Osimo, hanno recuperato preziosa refurtiva e denunciato due donne provenienti da una comunità nomade, sospettate di un audace furto in una gioielleria di Fermo. La vicenda ha avuto inizio con una denuncia formale presentata di un esercente del posto titolare della gioielleria. Il negozio era stato teatro di un furto aggravato, con un danno stimato intorno ai 60.000 euro. Le immagini delle videocamere di sorveglianza hanno giocato un ruolo cruciale nell’identificare i presunti responsabili: due donne, una 52 anni e l’altra 27, entrambe pregiudicate e appartenenti a una comunità nomade. Grazie all’analisi dei filmati e alla collaborazione operativa con i carabinieri della Compagnia di Osimo, è stato possibile individuare le donne coinvolte nel furto. Nel mese di luglio, le due ladre si erano introdotte nella gioielleria, asportando tre rotoli contenenti preziosi oggetti in oro. Dopo il colpo, si erano dileguate. Tuttavia, nel corso delle successive attività investigative, una parte della refurtiva è stata identificata tra gli oggetti preziosi rinvenuti dai carabinieri di Osimo, all’interno di un’abitazione nella disponibilità di una delle sospettate. Questi oggetti sono stati riconosciuti dal titolare della gioielleria e successivamente sequestrati. L’attività condotta è un esempio di come la collaborazione tra le diverse compagnie dell’Arma possa portare a risultati tangibili nella lotta contro il crimine.
f.c.