Con ’Marche Storie’ si accendono i borghi

Il borgo di Fermo si anima con Marche Storie, evento che celebra la poesia attraverso teatro, musica e danza. Laboratori, camminate notturne e performance coinvolgenti per esplorare il tema dell'infinito.

Con ’Marche Storie’  si accendono i borghi

L’assessore alla cultura Micol Lanzidei presenta. il tema di ques’anno di Marche Storie che da oggi è a Torre di Palme: la poesia

Marche Storie è un modo per colorare i borghi più belli della regione, per raccontare storie senza tempo e illuminare emozioni da custodire. Fermo aderisce da quattro anni, aprendo le porte di Torre di Palme, finora il filo conduttore era il recupero delle tradizioni storiche, delle vicende accadute in questo angolo di paradiso. Quest’anno, spiega l’assessore alla cultura Micol Lanzidei, il tema è la poesia: "Si comincia queta sera alle 18, con una edizione che declina il tema dell’infinito con le parole dei poeti, dentro uno spettacolo itinerante adatto a tutti, per raccontare la ricerca che ognuno compie verso l’immortalità. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le arti, dal teatro alla danza fino alla musica, e ci saranno momenti da incorniciare". Tutte aperte le chiese del borgo, aperto di pomeriggio anche il museo archeologico che propone anche un laboratorio di lavorazione dell’argilla, per realizzare il proprio amuleto. Per i laboratori ai musei è Sara Bernetti a consigliare la prenotazione ai numeri 0734 217140 oppure 335 1270879. E poi, sia venerdì che sabato sera, a partire dalle 21,30, è possibile vivere un cammino notturno, alla ricerca dell’ultima stella, con la guida di Galee Sibilline e anche qui si può chiedere al numero 328 0278570. Il cuore del progetto lo ha messo a punto l’associazione Proscenio Teatro con Adolfo Leoni che propone tre suoi testi inediti: "La frase che ci guida è di Leopardi quando fa chiedere al pastore errante: ‘e io chi sono?’. È la domanda vera che dovremmo porci, nel cercare qualcosa di profondo nella nostra vita. Il senso dell’infinito è la ricerca di una ragione per vivere". Per Proscenio teatro è Stefano De Bernardin a sottolineare: "Il nostro percorso ha tre tappe, da vivere sul calare del giorno, partendo dalla piazzetta della Rocca per via Duca D’Aosta verso largo Milone, via Duca degli Abruzzi fino al Belvedere. Siamo convinti del fatto che la poesia debba essere recitata, cantata, condivisa, per questo abbiamo scelto dei testi poetici che saranno interpretati da alcuni personaggi allegorici, un reduce della seconda guerra mondiale, un beatnik esistenzialista, un figlio dei fiori, uno yuppie, un millenial. Leghiamo poi tutte le arti, con la musica e la danza, per una lunga performance che ci porta fino alle 20 e 30, per arrivare a ‘naufragare dolce’ in un mare di bellezza". La musica la portano due cori, quello del Cai, con Gloria Strappa, e Canticum novum con Carmelina Moschella, la danza vede protagonista Dafne Ciccola, per un momento in cui la cultura diventa un atto comunitario, qualcosa da condividere con emozione. L’ingresso è gratuito.

Angelica Malvatani