"Confindustria Fermo ritorna autonoma Grazie agli imprenditori supereremo la crisi"

Carlo Bonomi, presidente nazionale, presente alla prima assemblea dopo la scissione con Ascoli: "Facciamo tesoro degli errori"

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Carlo Bonomi, presidente di Confindustria nazionale, ha voluto portare la propria testimonianza nel corso dell’assemblea del nuovo corso di Confindustria Fermo. È stato proprio il presidente ha evidenziare l’importanza della prima assemblea che ha segnato il ritorno all’autonomia per l’associazione confindustriale fermana: "Confindustria Fermo torna ad avere la propria autonomia – ha detto infatti il presidente Bonomi – dopo il fallito tentativo di fusione con Confindustria Ascoli. Noi di Confindustria facciamo tesoro degli errori per andare avanti meglio". In merito ai lavori assembleari il presidente Bonomi ha detto: "Le mie riflessioni prendono spunto da ciò che è avvenuto nel corso di quest’anno. Un anno fa eravamo entusiasti perché uscivamo dall’emergenza sanitaria, vivevamo la ripresa economica e avevamo un governo guidato da Mario Draghi. Oggi ci troviamo a vivere una situazione completamente diversa. Infatti abbiamo avuto dapprima gli aumenti delle materie prime, poi la guerra in Ucraina e le elezioni che hanno portato al nuovo governo".

Il presidente di Confindustria è passato poi ad analizzare la legge di bilancio: "Fatta in pochissimo tempo. In trenta giorni si è conclusa la realizzazione del documento ed è positivo aver messo una buona parte delle risorse per fronteggiare il caro energia. Positiva è la volontà di tornare a produrre gas in Italia. È importante tornare a produrre gas a prezzi calmierati. Positivo aver mantenuto la barra dritta sul debito nella manovra di bilancio. È importante per noi ridurre il debito pubblico".

Non ha lesinato critiche all’Unione Europea e a proposito della gestione degli aumenti del gas ha detto: "Un’Europa che in alcuni passaggi è mancata completamente come ad esempio per l’energia". Tornano ad analizzare la manovra di bilancio Bonomi ha detto: "Non siamo d’accordo sulla mancanza di attenzione al lavoro e alla crescita del Paese. Bisogna mettere più soldi in tasca agli italiani che hanno un basso reddito. Purtroppo in Italia quando si inizia a parlare di lavoro, si tratta spesso il tema delle pensioni ma poco si discute del lavoro attivo. Ad esempio, abbiamo una partecipazione al mondo femminile inferiore alla media, mancano profili professionali richiesti dalle aziende e inoltre il nostro è un Paese dove si pagano troppe tasse sul lavoro. Come ha detto Papa Francesco nel corso della nostra assemblea nazionale la miglior forma per creare ricchezza è creare posti di lavoro. Dateci la possibilità di creare posti di lavoro. Le manovre con non producono crescita e non producono posti di lavoro. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro con un unico obiettivo che è quello della crescita del Paese. Nel 2023 l’andamento congiunturale subirà un rallentamento con un crescita che si ipotizza allo 0,6%". Infine, rivolgendosi agli imprenditori fermani il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi ha concluso: "Grazie agli imprenditori ancora una volta l’Italia ce la farà".

Vittorio Bellagamba