"Congo, Gabon, Sud Africa Attenti al nuovo mercato"

Bilancio positivo dopo gli anni difficili del Covid per la fiera del Micam "Compratori stranieri in aumento rispetto alle edizioni precedenti"

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Un bilancio senza dubbio positivo ha segnato l’edizione appena conclusa di Micam, Mipel, Salone internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda, TheOneMilano, Salone dell’Haute-à-Porter che fanno parte della galassia di Confindustria Moda e HOMI Fashion&Jewels Exhibition l’appuntamento dedicato all’eccellenza del bijou, del gioiello e dell’accessorio moda hanno permesso a compratori provenienti da ogni parte del mondo di apprezzare le novità e la qualità del Made in Italy. Un Made in Italy coniugato a progetti di sostenibilità per una filiera sempre più responsabile, iniziative rivolte a dare valore ai giovani talentihanno caratterizzato l’offerta degli appuntamenti fieristici che si sono animati di creatività, nuove tendenze e un pizzico di glam, anticipando il futuro dello stile. Francesca Orlandi presidente di Linea l’azienda speciale della Camera di Commercio delle Marche per il settore moda ci ha detto: "Durante le rassegne abbiamo registrato la partecipazione di molti compratori stranieri in aumento rispetto alle edizioni precedenti. Occorre prestare particolare attenzione al mercato africano che può rappresentare in futuro un nuovo importante sbocco commerciale per le aziende del nostro distretto". Ma quali sono gli Stati del continente africano più interessati alle nostre produzioni? "In fiera – spiega – oltre ai nigeriani e ai buyers del Sud Africa che sono ormai piazze tradizionali per i nostri prodotti si sono visti anche operatori provenienti anche dal Congo e dal Gabon". E sono decisi ad acquistare: "Chi viene in fiera ha a disposizione dei budget e anche se sono particolarmente attenti ai prezzi sottoscrivono gli ordini".

La produzione calzaturiera del distretto del fermano richiama anche l’attenzione dei giovani stilisti. Infatti nella sezione del Micam dedicata agli Emerging Designer la francese Sophie Pantet ha deciso di realizzare la propria produzione di calzature soltanto nelle Marche concentrandola in aziende che hanno sede a Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Con sede principale a Parigi dove è nato il marchio Sophie Benel perché si è deciso di produrre nel fermano? "Perché – spiegano – riusciamo ad avere la certezza della qualità al 100% grazie alla capacità delle vostre realtà che fanno della cura artigianale il loro punto di forza. Il nostro progetto si sta sviluppando in questi mesi e contiamo nel 2023 di presentare le nostre collezioni complete nelle fashion week di Parigi, Milano e New York".

Da Parigi al fermano? "Certamente, disegniamo le nostre collezioni a Parigi e poi ci trasferiamo nel fermano dove abbiamo individuato le imprese che sono in grado di trasformare in prodotto finito le nostre idee creative".

Vittorio Bellagamba