Contenzioso ex Salara Il Tar dà ragione al Comune

Contenzioso ex Salara  Il Tar dà ragione al Comune

Contenzioso ex Salara Il Tar dà ragione al Comune

"Anche il contenzioso, che esponeva il Comune ad una pretesa risarcitoria di circa 1.000.000 di euro da parte del proprietario dell’ex Salara, si è concluso bene per le casse comunali". Lo rende noto il dirigente dell’ufficio legale, avvocato Carlo Popolizio (nella foto), con riferimento al ricorso al Tar dello stesso proprietario dell’ex Salara contro gli atti del Comune che approvavano il piano di recupero del Borgo Marinaro. Popolizio, che al Tar ha difeso il Comune spiega: "Nel 2005 la proprietà dell’Immobile la ’Salara’, ubicato nel quartiere ’Borgo marinaro’, un tempo destinato a deposito del sale, ricorreva al Tar ritenendo illegittimi gli atti del Comune che approvavano il Piano di recupero del Borgo marinaro. Sosteneva che con tale variante fosse stato reiterato il vincolo preordinato all’esproprio risalente al 1998, senza prevedere alcuna indennità o ristoro per la proprietà. Chiedeva quindi l’annullamento degli atti, il risarcimento dei danni e l’obbligo del Comune di prevedere, su detto immobile, la destinazione residenziale".

Dopo 18 anni il Tar fissava l’udienza per decidere il merito della questione, in cui i difensori delle parti esponevano le proprie posizioni e il Comune sosteneva che su detto immobile le previsioni di Piano non imprimono alcun vincolo di natura espropriativa, ma si limitano a caratterizzare determinate zone o complessi monumentali rispetto agli interventi ammissibili, i quali prescindono dall’acquisizione da parte del Comune; trattasi, in sostanza, di vincoli di tutela non espropriativi. Il commento dell’avvocato Popolizio: "In conclusione, il Tar con sentenza di oggi (ieri, ndr), in accoglimento delle difese comunali, ha rigettato il ricorso della proprietà Salara. Pertanto, anche questa vicenda, così come quella della ZPU1 posta a nord del Lungomare, torna nella disponibilità pianificatoria dell’Amministrazione e salva le casse dell’Ente dalle pretese risarcitorie".