"Continuavo a non trovare argomentazioni vicine a me"

Al primo turno ha disertato le urne, adesso ammette che forse potrebbe decidere di votare.

"Continuavo a non trovare  argomentazioni vicine a me"

"Continuavo a non trovare argomentazioni vicine a me"

Francesco Azzurro ha compiuto 18 anni un paio di settimane fa, poco prima delle amministrative del 14 e 15 maggio. Lavora come cameriere in un ristorante - pizzeria della città, passa il tempo libero con gli amici e, riguardo le elezioni per il rinnovo del sindaco della sua città, ha le idee piuttosto chiare e non nasconde un certo disincantato nei confronti della politica locale. Di certo non ha sentito il richiamo delle urne.

Francesco, lei è andato a votare al primo turno?

"No, non sono andato".

Sarebbe stata la tua prima volta al voto, come mai ha deciso di non andare?

"Innanzitutto ero impegnato col lavoro ma, in ogni caso, non ci sono andato anche perché ho pensato che, alla fine, il mio voto non sarebbe stato così tanto utile e soprattutto convinto".

In che senso?

"Io parto dalla considerazione che abito in questa città da parecchio tempo e in tanti anni non ho mai visto tutti questi grandi cambiamenti a Porto Sant’Elpidio e, allora, ho pensato che, in fin dei conti, la fortissima esigenza di andare a votare questo o quel candidato proprio non la sentivo, anche se sarebbe stato il mio primo voto". Aveva avuto modo di informarsi un po’, di seguire la campagna elettorale dei tre candidati sindaco di ascoltare le loro idee e i programmi, prima di prendere questa decisione?

"Un po’ sì, mi sono informato e ne ho parlato anche con i miei amici, ma devo dire che ascoltando le varie proposte che sono state fatte, continuavo a non trovare argomentazioni che potessero convincermi, dandomi l’idea di un vero cambiamento".

Ha intenzione di ripensarci in vista del ballottaggio e, magari, così provare anche l’esperienza della tua prima volta ai seggi?

"Non lo so se ci ripenso. Potrei anche farlo se tirano fuori, o trovo qualche progetto o qualche proposta che possano convincermi ad andarci. Ma dipende anche da quanto insisterà mia madre (e ride; ndr)".

Perché?

"Perché per lei il voto è una questione molto seria e importante. Per lei bisogna votare ed è fondamentale farlo. Non la pensiamo allo stesso modo. Vediamo quanto riuscirà a fare pressioni (sorride; ndr). A parte gli scherzi, non escludo di poterci andare, alla fine".

Marisa Colibazzi