Quattro malviventi denunciati per furto e controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori. In una di queste i carabinieri di Porto Sant’Elpidio hanno concluso gli accertamenti avviati a seguito di una querela da parte di un uomo del posto, denunciando alla Procura, per furto aggravato un 40enne di Montegranaro, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, identificato anche attraverso testimonianze, è stato riconosciuto come l’autore del furto di una borsa contenente oggetti personali, del valore di 400 euro, asportata da un’auto lasciata aperta. I militari di Porto San Giorgio hanno deferito un romeno 28 anni per il reato di furto aggravato. I carabinieri, mediante l’analisi dei filmati di videosorveglianza pubblica e privata e attraverso l’individuazione fotografica, hanno identificato il giovane che, mostrando interesse all’acquisto di un monopattino elettrico pubblicizzato su una piattaforma online, dopo aver dato appuntamento al venditore, si è dileguato con il mezzo, con la scusa di provarlo, causando al proprietario un danno di 350 euro. I carabinieri di Fermo hanno denunciato per furto in abitazione e indebito utilizzo di carte di pagamento un ucraino di 33 anni. Lo straniero è stato riconosciuto come l’autore di un furto in abitazione e del successivo tentativo di prelievo con carte di pagamento rubate. Attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza e l’individuazione fotografica, è stato possibile attribuirgli la responsabilità del furto in un’abitazione di Fermo dove aveva asportato un telefono cellulare e alcune carte di credito, tentando di effettuare prelievi in uno sportello automatico per 200 euro. Le carte sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari. Sempre a Fermo, i militari dell’Arma hanno deferito in a piede libero per tentato furto aggravato, un fermano di 51 anni, sottoposto a misura di prevenzione dell’avviso orale. L’uomo è stato identificato come l’autore del tentato furto di un Mercedes Vito, al quale aveva frantumato i finestrini per asportare beni custoditi all’interno.
Fabio Castori