È un cordoglio enorme e unanime quello che ha attraversato la città e il territorio tutto, alla notizia della prematura scomparsa del dirigente del liceo classico Annibal Caro, Piero Ferracuti. Nel dolore c’è anche l’incredulità, il senso di smarrimento di una comunità che era abituata ai modi gentili e riservati del preside. Tra i tanti messaggi istituzionali, ci sono anche i pensieri dei suoi alunni, di ieri e di oggi, Pierpaolo Settembri, ex liceale, oggi funzionario a Bruxelles, racconta: "Lo contattammo qualche anno fa perché volevamo organizzare una cena a vent’anni dalla maturità e ci sarebbe piaciuto per l’occasione poter visitare brevemente il liceo. Non eravamo sicuri perché la data era tra Natale e Capodanno e quindi immaginavamo sarebbe stato difficile aprire la scuola. Ebbene non solo la fece aprire ma ci fece organizzare la cena all’interno del nostro liceo e fece trovare a ciascun partecipante copia del proprio compito di italiano alla maturità. Un gesto meraviglioso". Il sindaco Paolo Calcinaro e l’amministrazione Comunale di Fermo hanno espresso il più profondo cordoglio, ricordando le grandi qualità umane e culturali di Ferracuti, sia come docente che come preside, per il prezioso contributo dato e l’impegno profuso a beneficio del mondo della scuola e dell’intera comunità cittadina. Il primo cittadino nel tracciare un ricordo ha parlato del prof Ferracuti come un "grande fermano innanzitutto, un appassionato Preside, che ha gestito anche momenti difficili in questa città, penso al momento del sisma, aiutandola. Una persona mite, colta e buona, che non doveva lasciarci così presto ma che con lo scrigno della sua famiglia, saprà restarci comunque vicino". L’amministrazione ed il personale del Comune di Fermo si stringono alla famiglia ed alla moglie Maria Chiara Leonori, direttrice della Biblioteca Civica Spezioli, esprimendo loro sentimenti di vicinanza, così come la provincia di Fermo, con il presidente Michele Ortenzi che sottolinea: "Ricordo che, appena eletto presidente della Provincia, è stato il primo dirigente scolastico che ho incontrato. Facemmo un lungo giro al liceo classico di Fermo visitandolo stanza per stanza, mi raccontò storie e aneddoti e, pregandomi di agire per evitare la delocalizzazione della scuola, mi disse: "fuori da queste mura l’istituto perderebbe l’anima". Con il prof Ferracuti c’è sempre stato un confronto aperto e continuo, una costante collaborazione per cercare soluzione ai problemi e alle criticità che in questi anni abbiamo dovuto affrontare, avendo cura di garantire quella qualità didattica di cui andava orgoglioso".
Paolo Marzialetti, presidente nazionale settore cappello e vicepresidente federazione italiana TessiliVari, ricorda gli anni di Ferracuti alla guida dell’Ipsia, "gettando le basi delle prime alternanze scuola-lavoro nel nostro territorio, anche presso le aziende del Distretto del Cappello. Una persona perbene, sempre molto aperta a relazionarsi anche con il mondo dell’impresa, preoccupandosi dell’inserimento, delle esperienze e del futuro dei suoi ragazzi all’Interno delle nostre realtà. Perdiamo un grande punto di riferimento nei rapporti scuola-impresa". I funerali oggi , alle 16, nella chiesa di San Domenico.
Angelica Malvatani