Coronavirus Fermo, nozze d’oro in rianimazione

Sandra e Giancarlo sono ricoverati al Murri. Per i loro 50 anni di matrimonio letti vicini e mano stretta

Piccola festa per le nozze d'oro in rianimazione

Piccola festa per le nozze d'oro in rianimazione

Fermo, 12 aprile 2020 - Sandra e Giancarlo si amano da sempre, insieme hanno affrontato anche la pagina più brutta della loro storia. Sandra è stata ricoverata per prima in rianimazione, dopo poco è arrivato anche Giancarlo, il Coronavirus li ha colpiti entrambi e in maniera molto dura. Una storia che ha colpito al cuore i medici e gli infermieri che si sono presi cura di loro, in mezzo alle difficoltà enormi di questi giorni sono riusciti a tenerli vicini, a rassicurarli sulle condizioni dell’altro.

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Roberta Ferretti è l’infermiera di rianimazione che li ha seguiti da vicini, ha raccolto la loro storia e ha scoperto che in reparto si stava consumando anche il loro 50esimo anniversario di matrimonio: "Sandra ha pianto molto ma non per sé, era preoccupata per suo marito. Lui mi raccontava di quanto ancora la amasse, dopo tanti anni, dl tempo passato a guardarla ballare, ancora, solo perché gli piace guardarla e volerle bene. Quando ho scoperto che era il loro anniversario mi sono commossa, ho pensato che dovevano assolutamente festeggiarlo".

Roberta ha organizzato una piccola festa, dieci minuti appena ma il tempo giusto per costruire un’emozione: "Ho preso cinquanta piccoli cuori che avevo a casa, un piccolo dolce con una candelina spenta che non si può certo accendere una fiamma vicino all’ossigeno. Abbiamo suonato la marcia nuziale, loro avevano i letti vicini e si sono presi le mani, con le poche forze che ancora avevano. È stato un momento incredibile, bellissimo, sono quei minuti che ci ripagano dei sacrifici di questi giorni".

Il primario, Luisanna Cola, ha condiviso l’emozione di Roberta e di tutta la squadra: "Io non ho meriti se non quello di spingere i miei collaboratori sempre a vedere la persona accanto al paziente e a utilizzare l’identità e la biografia come sostegno alla cura. A volte viene fuori il miracolo, come in questo caso". Oggi Sandra e Giancarlo sono quasi alla fine dell’incubo, hanno sofferto molto ma sono usciti dalla rianimazione e presto potranno tornare a casa, insieme: "Io mi auguro davvero che la gente continui a restare a casa, sottolinea Roberta, in questi giorni di festa bisogna resistere ancora, per rispetto di tutto il lavoro fatto, della sofferenza di tutti i malati, di noi che abbiamo lavorato e lavoriamo in condizioni estreme. Non voglio avere gente malata tra quindici giorni perché non si riesce a rinunciare alla grigliata di pasquetta, non è serio, non ce lo meritiamo".