Coronavirus Fermo, malattie infettive quasi piena. Livini: "I numeri devono rallentare"

La situazione del Murri è tenuta sotto osservazione, continuano ad arrivare pazienti positivi. Undici classi in quarantena in tutta la provincia

Nel reparto diretto da Giorgio Amadio ci sono 30 ricoverati e 32 posti letto disponibili

Nel reparto diretto da Giorgio Amadio ci sono 30 ricoverati e 32 posti letto disponibili

Fermo, 14 ottobre 2020 - Tornano i giorni complicati al reparto di malattie infettive del Murri, ieri ancora sette ricoveri, due dei quali trasferiti dal reparto di cardiologia del Mazzoni di Ascoli dove si è diffuso un contagio importante, tra pazienti e personale. Sono così 30 i ricoverati nel reparto diretto da Giorgio Amadio, sono 32 i posti letti a disposizione all’interno di una unità operativa che deve dare risposte a tutto il sud delle Marche. Intanto la buona notizia arriva dal sindaco, Paolo Calcinaro che sui social scrive di essere senza febbre ormai da 36 ore: "La saturazione, anche se sostenuta con l’ossigeno, e mai con il respiratore, è discreta. Da tre giorni prendo il Remdesivir e il cortisone, da quando sono entrato sono seguito con grande competenza e umanità. Qui a Fermo possiamo esserne orgogliosi. Però mi ci vorrà ancora pazienza e tigna. E grazie ancora a tutti per la vicinanza".

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Molto preoccupato si dice il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, per la saturazione del reparto, nel giro di pochissimi giorni: "Ho già avvertito la Regione sulla situazione che si sta registrando, speriamo che i numeri che stiamo registrando in queste settimane rallentino. A giorni dovremo fare il punto della situazione e vedremo come andare avanti". Sul fronte contagi, sono 690 i positivi su tutto il territorio regionale, 847 le persone in isolamento, solo 67 di loro sono sintomatici. Di questi, 11 sono operatori sanitari.  

Grande è l’attenzione anche sul fronte delle scuole. Gli studenti sono tornati sui banchi ormai da un mese e, proprio dall’inizio dell’anno, sono già undici le classi messe in isolamento su tutto il territorio di competenza dell’Area Vasta 4, solo due le classi in quarantena in seguito alla positività di un insegnante. Tutte le classiin isolamento sono a casa, con la didattica a distanza. In seguito al tampone positivo di un alunno si procede così a isolare i compagni, si effettuano due tamponi su tutti e si torna in classe dopo due settimane se non ci sono ulteriori positività. I genitori vanno in isolamento solo se lo studente è positivo, lo stesso vale per gli allievi quando ad essere positivo è un insegnante.

Il servizio prevenzione dell’Asur valuta i casi singoli e ogni volta decide la quarantena dei contatti stretti, in questo autunno che si preannuncia molto caldo, con la campagna vaccinazioni per l’influenza al via da domani.