Coronavirus, Roberto Tomassetti morto, la vittima più giovane

Muore a 52 anni, di Monte Urano: era il vice presidente della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare

Roberto Tomassetti lascia la moglie e un figlio di 21 anni

Roberto Tomassetti lascia la moglie e un figlio di 21 anni

Fermo, 5 aprile 2020 - La giornata di ieri era iniziata bene, con l’ultimo report pubblicato dal Gores ( Gruppo operativo regionale per l’emergenza sanitaria) che dimostrava come la curva dei contagi si stesse stabilizzando anche nel Fermano. Poi, nel tardissimo pomeriggio, è giunta la terribile notizia della morte di Roberto Tomassetti, 52 anni, di Monte Urano. Tomassetti, la più giovane vittima del coronavirus nella provincia di Fermo, era il vice presidente della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare. Era anche un atleta: faceva regolarmente palestra, jogging e giocava a calcio. Ma soprattutto godeva di buona salute e non aveva patologie pregresse. Lascia la moglie Marida e il figlio Anthony di 21 anni.

Distrutto il presidente della Croce Azzurra, Roberto Mazzoni: "Siamo tutti devastati da questa notizia. Avevamo tanti progetti da portare avanti con Roberto e gli scrivevo ogni giorno". Tomassetti dopo essere stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Fermo, era stato trasferito all’ospedale di San Benedetto del Tronto, dove si è aggravato ed è spirato. Il Gores ha confermato anche il decesso di Maurizio Bastiani, fermano di 69 anni, residente in zona Girola. L’uomo si era spento il 2 aprile e la morte per coronavirus è stata certificata soltanto ieri. Salgono, così, a 55 le vittime del Fermano.

Sul fronte dei contagi va detto invece che sono diventati 305 i casi positivi al tampone. Più sette rispetto a ieri, quando ne erano 298. Sono invece 786, ieri 760, le persone in isolamento domiciliare, con 189 di loro che presentano sintomi da Covid 19. Nelle Marche invece sono stati registrati 111 nuovi casi su 794 campioni testati. Si abbassa ancora, dunque, la curva dei contagi anche a livello regionale, visto che ieri i tamponi positivi erano 132 su 735 esami effettuati. Resta la piccola consolazione di una quarantena che inizia a sortire i primi effetti, anche nella provincia di Fermo. Segno che i sacrifici fatti dai cittadini stanno avendo un primo riscontro. Ma, attenzione, abbassare la guardia in questo momento così delicato equivarrebbe a gettare al vento quanto fatto fino ad oggi. Il solito appello: continuiamo a stare a casa.