Coronavirus Fermo, la carica dei sindaci. "Servono più tamponi"

Quaranta sindaci del Fermano firmano una lettera inviata alla Regione e al Prefetto: bisogna utilizzare i laboratori privati

Gli amministratori chiedono anche di snellire la burocrazia

Gli amministratori chiedono anche di snellire la burocrazia

Fermo, 29 marzo 2020 - Sottoscritta in pochissimi giorni da tutti i 40 sindaci della provincia di Fermo, una richiesta rivolta al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al prefetto di Fermo Vincenza Filippi, per attivare servizi pubblici e privati che possano intensificare i controlli tramite tampone per frenare l’espandersi del contagio del Covid-19.

La lettera è stata inoltrata ieri alle 19 con l’intento di velocizzare anche le procedure. "Noi sindaci della provincia di Fermo – si legge nella nota – in questa fase cruciale dell’emergenza sanitaria, chiediamo con urgenza di adottare tutte le misure necessarie a contenere efficacemente il contagio dal Covid-19. In particolare occorre eliminare ogni forma di burocrazia amministrativa che ha impedito sino ad ora di assumere e mettere in campo misure di "sorveglianza attiva", indispensabili a tutelare le nostre comunità in tempo utile". Questa la premessa prima di entrare nel merito della questione, argomento fra le altre cose già affrontato in via ufficiosa in video conferenza con il prefetto venerdì pomeriggio.

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"Abbiamo il dovere di impiegare tutte quelle risorse pubbliche e private – continuano i sindaci - utili ad aumentare in via esponenziale il numero di tamponi e così rispondere immediatamente alle innumerevoli richieste dei medici di base, ad oggi drammaticamente non evase, che attendono di sottoporre a screening i propri pazienti che sono a casa e presentano sintomi. Contestualmente sarà imprescindibile sottoporre a tamponi tutti quei soggetti che sono posti in quarantena e attivare di conseguenza quel procedimento di tracciabilità dei contatti relazionali, vero ed unico strumento capace di impedire che persone, oggi tecnicamente non in quarantena ma positive, possano a loro insaputa diffondere il virus. Senza ulteriore indugio chiediamo di attivare tutti quei laboratori di analisi privati, già convenzionati con il sistema sanitario regionale, attrezzati per aumentare in misura esponenziale le limitatissime unità locali predisposte a questo servizio. Bisogna far presto, ulteriori ritardi non sarebbero perdonabili e comporterebbero un sacrificio umano insostenibile".