Coronavirus Fermo, la paura frena il turismo

Preoccupazione degli operatori del settore. Vecchi (Ataf): sono saltate le gite scolastiche Polacco (Confcommercio): un netto calo con pesantissime ripercussioni economiche

Un gruppo di visitatori in centro a Fermo

Un gruppo di visitatori in centro a Fermo

Fermo, 27 febbraio 2020 - Il quadro regionale che traccia Massimiliano Polacco (direttore Confcommercio Marche e segretario generale Federalberghi Marche) sulle ripercussioni del Coronavirus nel settore turistico ricettivo è drammatico. "Abbiamo il 50% di disdette di camere prenotate per l’estate – dice Polacco –, un netto calo di presenze, con pesantissime ricadute economiche. Chiediamo sin da ora che vengano previste concrete misure di sostegno economico per le imprese e, per mantenere i livelli occupazionali, che vengano assicurate adeguate risorse per gli ammortizzatori sociali".

E nel Fermano cosa succede? La situazione non è rosea, ma gli operatori non la dipingono a tinte così fosche. Le prenotazioni nei villaggi erano partite alla grande, ma il Covid-19 che sta tenendo in scacco l’Italia, ha sparigliato le carte, interrompendo il flusso di richieste dei vacanzieri. "C’è stato un calo sensibile di prenotazioni", commenta Daniele Gatti (presidente di Villaggi Marche), facendosi portavoce delle preoccupazioni degli associati.

Leggi anche Coronavirus, aumentano contagi e vittime Come si cura - Le differenze con l'influenza - Come difendersi «C’è stata una sovraesposizione mediatica della problematica e siccome non si ha una piena e chiara percezione di quanto sta accadendo, c’è questo stand by nelle prenotazioni". Disdette non ce ne sono state, ma "i periodi clou per prenotare la vacanza vanno da febbraio ad aprile e la nostra clientela arriva soprattutto dal centro nord Italia. Siamo preoccupati". Ancora: "Le nostre campagne di marketing sono vanificate non essendoci più i recettori. La principale fiera dedicata ai camperisti, a Bologna, è stata rinviata a data da destinarsi. Ed è assurdo che questo accada nell’anno della scoperta, o riscoperta, delle Marche".

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Del tutto simile la situazione degli albergatori. «Le prenotazioni per l’estate si sono fermate, visto che i nostri clienti arrivano soprattutto dal nord Italia – afferma Gianluca Vecchi, (presidente Ataf – Federalberghi del fermano) – ma restiamo molto fiduciosi che la situazione possa migliorare".

Sono un tasto dolente, invece, le prenotazioni (bene accette in bassa stagione) delle scolaresche attese a marzo e aprile soprattutto per i tradizionali viaggi di istruzione. "Come noto, le gite scolastiche sono state cancellate per cui abbiamo avuto molte disdette. Sappiamo che siamo di fronte a qualcosa che non si conosce – conclude Vecchi – che non si sa come gestire e come potrà evolvere ma, anche stavolta, siamo noi a risentirne". La situazione, dunque, anche per gli operatori del turismo al momento è molto fluida, anche se i primi campanelli ci sono già.