ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Cortile Gigliucci, cittadini riuniti per salvare il gioiello cittadino

Un cortile bello, storico, suggestivo, un luogo di tutti che non può essere lasciato nel degrado. Sono arrivate almeno trenta...

L’assemblea per decidere le sorti del cortile Gigliucci cercando di salvare quest’angolo di storia dal degrado

L’assemblea per decidere le sorti del cortile Gigliucci cercando di salvare quest’angolo di storia dal degrado

Un cortile bello, storico, suggestivo, un luogo di tutti che non può essere lasciato nel degrado. Sono arrivate almeno trenta persone, ciascuno con la propria sedia, al cortile Gigliucci, l’iniziativa è di alcuni residenti nella zona anche di Santa Caterina, stanchi di assistere all’abbandono che poi diventa possibilità di sacche di piccolo spaccio e vandalismo. Presente anche il vice sindaco Mauro Torresi e i consiglieri comunali Febi e Lucci, tutti a ribadire la necessità di dare una nuova vitalità a quel luogo, per accendere di luce ogni angolo rimasto per troppo tempo al buio.

"Abbiamo messo in piedi un gruppo di comunicazione, a breve organizzeremo qui una cena tutti insieme, di condivisione, spiegano i promotori dell’iniziativa, in realtà abbiamo anche contatti con il Fai per provare ad inserire il cortile, che ha grande dignità architettonica e storica, tra i luoghi del cuore ". Tutti hanno ribadito l’importanza di una maggiore sorveglianza ma l’azione di deterrenza al vandalismo e al degrado da sola non risolve i problemi. È essenziale che si apra qui una vera progettualità che porti sempre cose belle, persone innamorate dell’arte, con i fermani che si fanno essi stessi custodi. I residenti hanno messo sul piatto una serie di idee: non solo più telecamere, ma anche iniziative quali incontri culturali, concerti, mostre d’arte, mercatini fino alla proposta di nuove aiuole e punti verdi e una "passeggiata aerea" lungo il percorso del loggiato per restituire al cortile le sue originarie funzioni, quelle di giardino e di osservatorio panoramico: "È evidente che al momento non esistano le condizioni di sicurezza, ma nulla vieta di immaginare che si possa procedere a uno studio di fattibilità per capire se davvero sia possibile riaprire la passeggiata sopra il loggiato rendendo così straordinariamente attrattivo questo luogo, evitando al contempo che la scala a chiocciola in stile liberty che conduce al corridoio panoramico, attualmente chiusa, venga definitivamente rimossa", spiegano gli organizzatori. Tra le richieste avanzate anche quella di risolvere, una volta per tutte, la destinazione dei vani di proprietà comunale non ancora assegnati che si affacciano sul cortile: finiti da più di venti anni, ma mai resi disponibili per problematiche burocratiche che nessuno ha saputo o voluto affrontare. Inoltre, maggiore pulizia e più illuminazione, soprattutto nei vicoli circostanti, anche perché il cortile è inserito all’interno di un’area che comprende l’Università, la sede di Contrada Pila, la chiesa parrocchiale, quindi un contesto di notevole qualità urbana. "Un primo utile, costruttivo momento di confronto tra cittadini, hanno sottolineato i promotori dell’incontro, con l’auspicio che ne seguano altri e che si possa arrivare a costituire una sorta di comitato di quartiere che stimoli l’amministrazione a valorizzare questo spazio unico, ricco di storia: è qui che, dal palazzo soprastante, si affacciava la cantante lirica inglese Clara Anastasia Novello per cantare le arie che l’avevano resa famosa a metà Ottocento in tutta Europa; è in questo giardino che, insieme alla moglie Clara, trovava rifugio dalle beghe romane il conte Giovan Battista Gigliucci, lui che, eletto alla prima Camera del nuovo Regno d’Italia, fu firmatario, in qualità di segretario dell’ufficio di presidenza, proprio dell’atto che, il 17 marzo 1861, ne sancì la proclamazione".