SILVIO SEBASTIANI
Cronaca

"Crisi alberghi, qui continua la serrata"

Il presidente dell’Ataf: "Strutture in grande difficoltà, molte sono diventate stagionali o hanno chiuso"

Il presidente degli albergatori Ataf, Gianluca Vecchi

Il presidente degli albergatori Ataf, Gianluca Vecchi

"Ho riaperto l’albergo il primo di aprile e fino adesso non ho registrato presenze" lamenta un operatore sangiorgese attribuendone le cause alla diminuita capacità attrattiva della città e alla concorrenza dell’extra alberghiero. Sentiamo cosa ne pensa il presidente degli albergatori ATAF, Gianluca Vecchi. Intanto all’analisi del collega aggiunge che le mancate presenze possono essere attribuite anche al fatto che con la chiusura stagionale una struttura perda i contatti con la clientela, mentre chi tiene aperto tutto l’anno nei periodi "non di mare" a Porto San Giorgio può contare sugli arrivi con le manifestazioni sportive e con i raduni nel loro centro di Pian della Noce dei neocatecumeni provenienti da ogni parte d’Italia. Dalla circostanza denunciata dal collega Vecchi prende spunto per lanciare un forte allarme sulla situazione del turismo alberghiero a Porto San Giorgio, spiegando che: "Le strutture esistenti si trovano in grande difficoltà, per cui molte sono diventate stagionali o hanno chiuso l’attività a causa della mancanza di lavoro".

Aggiunge che, un tempo punto di riferimento per gli alberghi, la città ha visto diminuire la capacità ricettiva rispetto al boom degli anni ‘70-‘80, passando da 400.000 presenze a circa 134.000".

Presidente Vecchi, quali le cause di questa situazione?

"Tra i motivi il fatto che la domanda turistica si sia orientata verso servizi aggiuntivi come spa e garage. Molte strutture sorte negli anni ‘70-‘80 non riescono ad adeguarsi ai nuovi standard".

La concorrenza dei B&B si fa sentire?

"Certamente sì anche perché vengono percepite con minori vincoli normativi e fiscali".

Come contrastare la crisi consentendo alle strutture di lavorare tutto l’anno?

"La soluzione proposta dall’Ataf da circa vent’anni è la realizzazione di una struttura polivalente, che potrebbe ospitare convegni, fiere di nicchia e un’area benessere consentendo di diversificare l’offerta turistica e lavorare anche nei periodi destagionalizzati".

L’amministrazione comunale condivide?

"Sembra seguirci con attenzione, avendo partecipato a un bando nazionale per recuperare un’area dismessa e finanziare il progetto".

Cos’altro può essere utile?

"Serve una politica di incoming strutturata e finanziata con risorse pubbliche. I bandi regionali per il miglioramento delle strutture sono positivi ma non sufficienti senza un adeguato volume di lavoro. La possibilità di trasformare, a determinate condizioni, l’alberghiero in residenziale è processo quasi inevitabile ma da gestire per tutelare le famiglie e le attività.

Silvio Sebastiani