"Crisi, guerra e infortuni Più vicini ai lavoratori"

Nuova sede della Uil in via XX giugno, tra gli iscritti solo i pensionati sono mille. Postacchini: "Pronti ad ascoltare tutte le esigenze del territorio"

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Una sede con una vetrina, le bandiere, l’accesso senza limiti e una vicinanza reale alla città. Taglio del nastro ieri alla nuova sede della Uil, in via XX Giugno, stessa strada di prima ma diverso lo spazio, più accessibile e evidente. Arrivano le autorità del territorio, dal presidente della Provincia Michele Ortenzi alla Prefettura, le forze dell’ordine, il sindaco Paolo Calcinaro che commenta: "La collaborazione con la Uil è costante e cordiale, questa nuova sede sta a testimoniare la profonda vicinanza al territorio e il dialogo costruttivo che abbiamo messo in piedi". Presenti anche i vertici regionali e nazionali del sindacato. Tra i delegati fermani c’è Ulderico Postacchini che spiega come nel territorio siano qualche migliaio gli iscritti Uil: "Sono mille solo i pensionati che in questo momento rappresentano la fascia più debole della società. Assistiamo molto anche i giovani neolaureati che cercano di entrare per esempio nel mondo della scuola, un mondo molto complesso. Stiamo loro vicini gratuitamente, il nostro è per larga parte un movimento di volontariato. Siamo a disposizione del territorio per le difficoltà, le esigenze, le preoccupazioni e ne respiriamo tante, ogni giorno". Su 364 aziende artigiane che hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali nel mese di marzo, oltre 120 sono della provincia di Fermo e di queste 83 lavorano nel calzaturiero e nel tessile. Aziende energivore che hanno visto triplicare i costi delle materie prime già in autunno con la coda della crisi pandemica e che ora fanno i conti con il mercato russo bloccato dalla guerra in Ucraina.

Nel Fermano la crisi riguarda soprattutto gli artigiani terzisti. È in questa situazione che la Uil cerca di dare un segnale di speranza con l’apertura della nuova sede. Sono due i dipendenti fissi del sindacato, il resto lo fanno i delegati che davvero si impegnano per amore di giustizia. "Tra gennaio e febbraio in tutte le Marche si sono registrati 3107 infortuni di cui 4 mortali. Il dato èperché peggiore del 2021 (+11,6%) ma anche perché questo avviene con una riduzione consistente dei casi Covid (-34%)", ha sottolineato la segretaria Mazzucchelli. Nella sola provincia di Fermo si sono registrati 290 infortuni, il 5,4% in più.

Angelica Malvatani