Dalle spiagge ai borghi il turismo fa sold out

Presi d’assalto gli stabilimenti lungo la costa e a Porto Sant’Elpidio in particolare. Ma anche i paesini storici registrano ottimi numeri

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Dopo due anni di limitazioni, divieti e rinunce dovute allla pandemia di Covid, finalmente si torna a festeggiare la giornata di Pasquetta ‘’in libertà’’, all’aria aperta e in compagnia, quasi come si faceva prima che questo grande trauma collettivo cambiasse le nostre abitudini.

Complice il sole e le temperature primaverili, nella giornata di ieri il fermano è stato preso d’assalto da tanti ragazzi e famiglie che si sono goduti l’ultimo momento delle feste pasquali prima di tornare chi a lavoro e chi a scuola.

Sembrano ormai lontane le scene di desolazione che l’anno scorso hanno fotografato i lungomare e le strade deserte. Sorprendenti in particolare sono state le presenze di turisti registrate nel corso di tutto il weekend di Pasqua, che tradizionalmente è una cartina di tornasole per la stagione estiva, nei borghi storici. Perché sebbene la tradizione vuole che il Lunedì dell’Angelo si festeggi con un pic-nic, non sono mancate le gite fuori porta per visitare i paesetti della provincia di Fermo, ricchi di storia e arte. Così, paesetti come Moresco, Petritoli e Amandola sono state mete molto gettonate. Questo fa ben sperare anche per l’estate che abbiamo davanti e che speriamo postrà essere vissuta finalmente con leggerezza e voglia di viaggiare.

Ma la maggior parte della gente si è concentrata nella costa, soprattutto a Porto Sant’Elpidio che già all’ora di pranzo ha fatto registrare il pienone. Gli stabilimenti balneari sono stati presi d’assalto da tanti giovani e dalle famiglie con bimbi al seguito, così come i locali in via Cesare Battisti che proponevano menù ad hoc per la giornata e, nel pomeriggio, tre postazioni di musica live e due dj set. I ragazzi hanno ballato e cantato fino a tarda serata sulle note degli Spaghetti a Detroit, i Pupazzi, i Fulkappancacanti, Dj Frans e Rosso Marchese. Pochi i disordini e tanta felicità.

Le mascherine sono rimaste a casa perché c’era tanta voglia di tornare a guardarsi in volto. Segno positivo, dunque, per l’evento promosso da Sushic, Agorà, Blu di Mare, Arrosticiamo, Iabu, Vecchia Porto, Polpette e Pampero, Garage 58, Quasi Bistrot, I Santi, Eskina, interno 3, Taxi e Vineria Sottofossari, con l’alcol protagonista indiscusso, seguito dalle tradizionali grigliate che hanno riempito le vie centrali della città portoelpidiense del caratteristico odore di carne cotta.

Se Porto Sant’Elpidio è stata la regina della festa di ieri, Porto San Giorgio e Lido di Fermo sono state le mete per chi cercava un’atmosfera più tranquilla e a misura familiare. Per lo più carrozzine, bimbi piccoli e anziani a passeggio per il lungomare sangiorgese e fermano. C’è chi invece, come la buona tradizione prevede, si è concesso un pomeriggio di relax nelle aree verdi. E quale miglior posto se non il Parco Fluviale Alex Langer di Monte Urano, tra una pedalata in bici e una passeggiata in riva al fiume Tenna.

Matteo Malaspina