Dall’elettrico all’idraulica fino alla carpenteria Queste monache sono davvero tuttofare

Ci trasferiamo nell’atrio sottostante e la Badessa ci sorprende mostrandoci tutti i lavori che le monache, rimboccandosi le maniche, hanno fatto e fanno abitualmente. Ci fa vedere come hanno stuccato una volta a crociera, ci spiega nel dettaglio come hanno levigato il marmo, come si destreggiano in lavori elettrici, di idraulica e carpenteria, "sempre seguite dalla guida di qualche esperto che ci dice come fare" sottolinea la Badessa Ida. I lavori pratici, come quelli intellettuali e spirituali, rivestono un grande ruolo nel corso della giornata e, con le sue parole, ci fa capire come lo studio della teoria sia importante anche per compiere azioni apparentemente più semplici; "la teoria da sola serve a poco se non si concretizza in una qualsiasi forma di pratica – afferma madre Ida – in quanto lo studio migliora anche i semplici lavori manuali". Ci descrive, poi, la giornata tipica nel Monastero, alternata da momenti di preghiera e di lavoro (la sveglia è alle 5 del mattino). Ci ha raccontato la sua esperienza nel Monastero nigeriano in cui è stata nel 2017, la bellezza della diversità con cui si è trovata a dialogare e lavorare, ma anche la fatica di tirare fuori l’acqua dal pozzo per poter bere e lavarsi. Scendendo verso l’orto, siamo passati davanti ad un atrio con una scultura sulla quale figurava una scritta che ci ha incuriositi, una frase della regola di San Benedetto che recita "tutti gli ospiti che giungono nel Monastero siano accolti come Cristo in persona". Madre Ida ci ha spiegato, infatti, che nel corso del tempo il Monastero ha accolto molti viandanti che hanno richiesto ospitalità. ‘Ora et labora’ recita la famosa regola di San Benedetto, e per quel poco tempo che abbiamo passato insieme si comprende che, questa oltre che una regola è una filosofia di vita. Madre Ida trasmette una grande forza interiore, coperta da calma e pacatezza.