Hanno un nome e un volto i cinque componenti della banda che si era resa protagonista della violenta notte brava consumatasi nella notte tra il 21 e il 22 agosto scorso a Lido Tre Archi e in cui era rimasto ferito un uomo di Fermo. I poliziotti della squadra mobile hanno individuato e denunciato cinque giovani di nazionalità tunisina, per i reati di danneggiamento aggravato, ricettazione, possesso illegale di armi e oggetti atti ad offendere, nonché, per uno di loro, lesioni personali provocate a un residente, aizzandogli contro un cane di grossa taglia.
Tutto era iniziato quando gli abitanti del quartiere avevano segnalato alla polizia che cinque nordafricani, armati di coltello, avevano danneggiato diverse auto in sosta. Intorno all’una di notte, era stato notato uno strano andirivieni nelle vie principali di Lido Tre Archi e, in particolare, alcune persone che stavano litigando, per poi raggiungere via Segni, luogo in cui, l’indomani mattina, erano state trovate numerose auto con gli pneumatici squarciati. Erano scattati gli immediati accertamenti da parte degli investigatori della squadra mobile sezione criminalità straniera, che avevano consentito di raccogliere diverse testimonianze e particolari dell’azione criminale. Gli elementi in possesso degli inquirenti, alla fine, hanno permesso di individuare gli autori dei crimini perpetrati nella notte tra il 21 ed il 22 agosto scorso, che avevano messo in atto una serie di danneggiamenti alle auto parcheggiate, squarciando gli pneumatici e danneggiando gli specchietti laterali. Inoltre, al termine delle indagini, è stata anche individuata la persona del gruppo che aveva provocato lesioni ad un residente, servendosi di un cane che gli aveva aizzato contro. In più, gli uomini della squadra mobile hanno scoperto che i cinque utilizzavano un’auto, provento di furto, rubata qualche giorno prima ad una donna del posto.
Decisive, per l’identificazione dei cinque malviventi, sono state le descrizioni rese dai residenti che hanno indicato alla polizia alcuni particolari dell’azione, avvenuti anche al di fuori del quartiere, laddove i nordafricani erano stati notati litigare tra di loro, per poi dileguarsi e nuovamente riapparire nelle vie del quartiere con al seguito un coltello e un cane di grossa taglia. Il tunisino individuato come aggressore, già noto alle forze dell’ordine, era stato già denunciato in precedenza alla autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.
Fabio Castori