Fermo, le tensioni sui dazi preoccupano le imprese

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera di commercio delle Marche Sabatini

Operai al lavoro (ImagoE)

Operai al lavoro (ImagoE)

Fermo, 14 ottobre 2019 - Le tensioni sui dazi preoccupano anche gli imprenditori della provincia di Fermo. I dazi esteri sono un danno per otto imprese italiane su dieci nel settore food, secondo un’indagine realizzata il 3 e 4 ottobre da Promos Italia, la struttura nazionale del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. Sette su dieci restano comunque ottimiste sul futuro dell’export nel settore food e guardano all’Europa come mercato trainante.

Analizzando proprio l’andamento delle importazioni e delle esportazioni della provincia di Fermo nei confronti degli Usa emerge che nel corso dei primi sei mesi del 2018 l’ammontare complessivo delle importazioni è stato pari a 1.641.413 euro mentre le esportazioni sono state pari a 46.376.615 euro . Nei primi sei mesi di quest’anno lo scenario è profondamente mutato. Infatti, gli acquisti di prodotti a stelle e strisce con destinazione Fermano sono stati pari a 670.124 euro, mentre le esportazioni sono state pari a 39.505.761 euro con una flessione rispettivamente pari a -59,2% e -14,8%.

I prodotti italiani più esportati negli Usa sono i macchinari, i prodotti farmaceutici e gli autoveicoli. Con riferimento ai dazi sui prodotti agroalimentari è intervenuto anche il presidente della Camera di commercio Gino Sabatini che ha detto: «La mancata applicazione dei dazi sull’olio extravergine e sul vino italiano non ci soddisfa, anche se riguarda due comparti leader dell’agroalimentare marchigiano. Piuttosto, sono preoccupatissimo per l’aumento del 25% sul valore reale di tutti i prodotti dell’agroalimentare presenti nella lista soggetta a dazi. I nostri produttori rischiano di finire in ginocchio».