Di Venanzi: "Sui Sibillini sono tornati i turisti, ma carenza di servizi"

"Con l’arrivo della bella stagione sta aumentando il flusso turistico nell’entroterra ma i servizi sanitari continuano a perdere pezzi". Sono le riflessioni Luisa Di Venanzi, presidente del Comitato per la tutela della salute dei Sibillini, che prende in esame l’evolversi della situazione nelle ultime settimane. "Nella zona montana – spiega Di Venanzi - stiamo assistendo ad un aumento esponenziale del flusso turistico. Una situazione che non può farci che piacere, ma al contempo non si può non constatare la risposta inversamente proporzionale ai bisogni, giustamente richiesti dai turisti, sia dal punto di vista ricettivo, che dal punto di vista dell’assistenza. Il non avere ancora ripristinato la vitale funzione diagnostica ad orario continuato, oggi presente solamente con orario ambulatoriale nell’ospedale Vittorio Emanuele II di Amandola, rappresenta una grave lacuna, che pregiudica la tempestività di un intervento di soccorso, qualora un qualsiasi infortunio avvenga fuori dell’orario ambulatoriale. Dato il susseguirsi di incidenti più o meno gravi, avvenuti in questa zona, sia sul lavoro che in montagna, ai quali da tempo assistiamo impotenti, crediamo sia necessaria una maggiore assistenza, che comprenda un Pronto Soccorso adeguato". Una riflessione che prende in esame anche l’impoverimento dei medici di base: dopo i pensionamenti di Lando Siliquini e Giorgio Fiori, sostituito da un solo medico, nei giorni scorsi è andato in pensione anche Franco Rossi.