Disabili e assistenza negata: la protesta davanti alla Regione

L'Associazione Avi Marche annuncia protesta per criticità nel progetto regionale di 'Vita Indipendente' in Regione Marche. Richieste di adeguamento del budget, rivalutazione dei progetti esistenti e riapertura del bando regionale.

Disabili e assistenza negata: la protesta davanti alla Regione

L'Associazione Avi Marche annuncia protesta per criticità nel progetto regionale di 'Vita Indipendente' in Regione Marche. Richieste di adeguamento del budget, rivalutazione dei progetti esistenti e riapertura del bando regionale.

L’Associazione Avi Marche (Vita Indipendente delle Persone con Disabilità Marche) annuncia una manifestazione di protesta che si terrà martedì 17 settembre alle 10 di fronte a palazzo Leopardi di Ancona sede della Regione Marche. La manifestazione vuole porre l’attenzione sulle criticità del progetto regionale di ‘Vita Indipendente’, sottolineando alcune necessità che sono divenute urgenti. "C’è la necessità di adeguare il budget assistenziali – spiega Angelo Larocca, presidente Avi Marche –. Gli attuali fondi non coprono i costi effettivi dell’assistenza personale, rendendo impossibile garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno. Rivalutazione dei progetti esistenti: sono 270 i progetti attivi che non rispondono più ai bisogni reali delle persone con disabilità. Adozione di una nuova scala di valutazione: l’attuale metodo non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, penalizzando molte persone. Richiesta di riapertura del bando regionale: almeno 150 persone in tutta la Regione sono ancora in attesa di avviare un progetto di Vita Indipendente. Nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete. L’assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate". Per questi motivi l’Avi Marche ha ritenuto di far sentire la propria voce di protesta, coinvolgendo anche Uici, Anffas, Anmil, Anmic, La Crisalide, Piattaforma Solidale, Lega del Filo d’Oro e molti altri.

Alessio Carassai